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SVIZZERASegreto bancario, "no" a protezione sfera privata

13.10.15 - 18:45
Segreto bancario, "no" a protezione sfera privata

BERNA - Le autorità fiscali cantonali non devono essere limitate nella corretta riscossione delle imposte. Con 13 voti contro 9 e 2 astenuti, la Commissione dell'economia e dei tributi del Nazionale (CET-N) propone al plenum di respingere l'iniziativa popolare "Sì alla protezione della sfera privata", che chiede la tutela del segreto bancario per i clienti svizzeri.

L'iniziativa, depositata nel 2014 da rappresentanti di UDC, PLR, PPD e Lega dei Ticinesi e corredata da 117'351 firme, chiede di iscrivere nella Costituzione in particolare la protezione della sfera privata finanziaria. In tal modo verrebbe rafforzato il rapporto di fiducia fra cittadini e Stato.

Secondo la maggioranza della commissione, la proposta di ancorare il segreto bancario nella Costituzione mette in pericolo la corretta riscossione delle imposte e rappresenta un'ingerenza nella sovranità fiscale cantonale, indica oggi una nota dei servizi del Parlamento.

Se un contribuente rifiutasse di collaborare, le autorità fiscali potrebbero ottenere le informazioni necessarie a terzi soltanto nel caso in cui un tribunale avesse avviato un'inchiesta penale sulla base di un sospetto fondato. Per la maggioranza commissionale, le autorità fiscali sarebbero fortemente limitate e la tassazione sarebbe più complicata.

La minoranza ritiene invece che l'iniziativa consenta di proteggere meglio la sfera privata finanziaria. Teme infatti che anche all'interno del Paese venga introdotto uno scambio automatico di informazioni. A suo parere, la proposta è conforme ai principi dello Stato di diritto.

Il Consiglio federale si è già pronunciato contro il testo, senza opporgli un controprogetto. Secondo il governo, la sfera privata è già sufficientemente protetta e l'iniziativa rischia di favorire l'evasione fiscale.

L'accettazione del testo non cambierebbe nulla in materia di accesso ai dati bancari. Già oggi, le autorità cantonali non hanno il diritto di procurarsi informazioni presso le banche.

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