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SVIZZERAVerdi: 4 sì per giugno. Mobilitarsi di più per vincere a ottobre

25.04.15 - 14:38
Ritrovare il cammino del successo, mobilitando maggiormente l'elettorato ma senza reinventare il partito: è il messaggio dei delegati
Verdi: 4 sì per giugno. Mobilitarsi di più per vincere a ottobre
Ritrovare il cammino del successo, mobilitando maggiormente l'elettorato ma senza reinventare il partito: è il messaggio dei delegati

RENENS - Ritrovare il cammino del successo, mobilitando maggiormente l'elettorato ma senza reinventare il partito: è il messaggio dei Verdi, che oggi a Renens (VD) hanno stilato un bilancio dopo gli ultimi rovesci elettorali. L'assemblea dei delegati ha anche raccomandato quattro sì per le votazioni del 14 giugno.

Le elezioni federali di ottobre sono state al centro dell'intervento delle due copresidenti, Regula Rytz e Adèle Thorens, che hanno notato con soddisfazione il fatto che le sconfitte alle urne - Basilea Campagna, Lucerna, Zurigo e Ticino - hanno provocato una scossa in seno al partito.

"Non vogliamo reinventarci e non dobbiamo nemmeno farlo, visto che nessun'altra formazione fa politica più vicina alla sua base, nemmeno l'UDC", ha affermato Rytz. Si tratta per contro di mostrare meglio i punti di forza e i successi del movimento. E soprattutto di portare al voto tutti i membri e i simpatizzanti: "contiamo su tutti voi", ha aggiunto.

Solo rafforzando i Verdi sarà possibile confermare i progressi fatti per una Svizzera più ecologica, le ha fatto eco Adèle Thorens. Ancora più diretto è stato il consigliere nazionale zurighese Bastien Girod: "se vogliamo proteggere il clima dobbiamo vincere le elezioni". A suo avviso votare UDC e PLR è riprovevole allo stesso modo che gettare rifiuti nel bosco.

Riguardo alle prossime votazioni federali, il sostegno è stato molto ampio per le iniziative riguardanti l'imposta di successione e l'armonizzazione delle borse di studio. Via libera senza problemi (69 a 10) anche al nuovo modo di riscossione del canone radio-televisione.

Maggiore discussione ha suscitato il tema della diagnosi preimpianto. Vi è infatti infatti chi ha espresso il timore che si pongano le basi costituzionali per leggi che poi potrebbero andare troppo in là nell'ottica degli ecologisti. Ma i delegati alla fine hanno deciso di raccomandare il sì con 52 voti contro 22.

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