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SVIZZERA13000 posti di lavoro sono in pericolo

08.02.16 - 12:00
Mille posti di lavoro sono stati cancellati, già durante le prime settimane di quest’anno. Il consigliere federale Johann Schneider-Ammann teme altre brutte notizie
Foto Archivio Ti-Press
13000 posti di lavoro sono in pericolo
Mille posti di lavoro sono stati cancellati, già durante le prime settimane di quest’anno. Il consigliere federale Johann Schneider-Ammann teme altre brutte notizie

BERNA - Johann Schneider-Ammann lo aveva detto a più riprese in una recente intervista realizzata da 20 minuti: «Lavoro, lavoro, lavoro. Voglio dei posti di lavoro per tutti, indipendentemente dalla formazione e dall’età». Purtroppo i tagli durante le prime settimane di quest’anno stanno mostrando che nel 2016, in Svizzera, moltissimi posti di lavoro andranno persi.

In gennaio, la General Eletric ha annunciato che in Svizzera verranno cancellati 1300 posti di lavoro. Settimana scorsa, la Swisscom ha comunicato 700 tagli. Pure la Credit Suisse vuole tagliare sui posti di lavoro: diverse migliaia i licenziamenti, di cui 1600 in Svizzera.

Le piccole aziende hanno già cancellato centinaia di posti, come per esempio la Sauter di Basilea, che trasferirà 100 posti di lavoro in Germania.

È previsto un aumento della disoccupazione - «Probabilmente ci aspettano altre brutte notizie» ha spiegato il Consigliere federale Schneider-Ammann in un’intervista alla “NZZ am Sonntag”. Si prevede anche un aumento del tasso di disoccupazione. “Non riusciremo a mantenere il basso tasso di disoccupazione” conclude il ministro delle finanze.

Il gruppo di esperti del parlamento sono dell’opinione che la quota di disoccupazione del 2016, confronto all’anno scorso, aumenterà dal 3,3% al 3,6%. In cifre si parlerebbe di 13’000 fino a 155’000 disoccupati. Non sono compresi i 100'000 che non sono registrati presso l’ufficio di collocamento regionale.

Lo stato deve intervenire? - Il franco forte negli annunci di General Eletric, Credit Suisse e Swisscom ha probabilmente giocato un ruolo minore e l’industria continua a soffrire per l’abolizione del tasso minimo del cambio dell’euro. «Le conseguenze della sopravvalutazione del franco svizzero saranno chiare solo nel corso del 2016» dichiara Ivo Zimmermann, portavoce dell’associazione industriale Swissmem, in un’intervista per il 20 Minuten.

Meno burocrazia, accordi bilaterali e una collaborazione con le aziende sono condizioni che possono rispondere alle sfide del franco forte, rivela Schneider-Ammann. L’intervento del governo non sembra essere un mezzo idoneo per salvare l’industria: «Ci hanno provato anche altri paesi e ora si trovano di fronte a grandi difficoltà» ha dichiarato il presidente della confederazione.

Dopo il taglio di 1’300 posti di lavoro nel Canton Argovia da parte di General Electric, i sindacati criticano il metodo di licenziamento dei dipendenti. Anche molti politici hanno parlato a favore di una politica
industriale più attiva. Anche per Martin Neff, capo economista di Reiffeisen Bank, la Stato deve intervenire. 

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COMMENTI
 

interceptors 8 anni fa su tio
Io ho vissuto sulla mia pelle, la crisi degli anni 90, con 220000 disoccupati in Svizzera. Questa è la classica disinformazione dei sinistroidi e dei "non ne ho mai abbastanaza" che incolpano una volta il cambio minimo euro/chfr, una volta la delocalizzazione, una volta i vantaggi/svantaggi fiscali, e chi più ne ha ne metta....le grandi crisi (e questa non è di certo la peggiore) è ciclica, e porta nuove opportunità. Noi siamo qui a tagliarci le vene per il 3.6 o 3.7 di disoccupazione, e la vicina italia ha il 36% di giovani a casa senza lavoro...

lo spiaggiato 8 anni fa su tio
È sicuramente tutta colpa di schengen...

roma 8 anni fa su tio
benefici degli accordi bilaterali

Lore62 8 anni fa su tio
Risposta a roma
Bilaterali = favorire l'immigrazione per nuova manodopera a basso costo(SCHIAVI).... La ricchezza della nostra società del futuro...

Danny50 8 anni fa su tio
Chi e' causa dei propri mali pianga se' stesso. Bilaterali che impoveriscono i lavoratori a profitto di funzionari statali e multinazionali. Accordi ciofeca su fiscalita' e abbandono gallina dalle uova d'oro per compiacere UE e USA. Cosa volete di piu' per rottamare il benessere ? Ah si' accogliamo in milione di falsi profughi, cosi' siamo a posti e potremo per i piu' giovani emigrare.

ZetaCrea 8 anni fa su tio
vedrete che sorprese una volta finito Alptransit, Dumping salariale all'ordine del giorno anche a ZH

cerea 8 anni fa su tio
Risposta a ZetaCrea
Esatto! Così potremo dire: obiettivo raggiunto! Cosa dovrebbe fare lo Stato ? Niente, ma soprattutto impedire l'attuazione del limite all'immigrazione.

lo spiaggiato 8 anni fa su tio
Risposta a ZetaCrea
Guerda che il dumping ha già avuto un incremento considerevole da quando hanno eliminato l'omino con la bandiera all'uscita della galleria del gottardo... :-(((
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