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VAUDLa vita di un cane appesa al giudizio dei politici

19.05.15 - 22:36
E’ stata presentata una petizione al Gran Consiglio vodese al fine di salvare "Chalom", condannato a eutanasia
La vita di un cane appesa al giudizio dei politici
E’ stata presentata una petizione al Gran Consiglio vodese al fine di salvare "Chalom", condannato a eutanasia

YVERDON-LES-BAINS - Una petizione supportata da 1700 firme è stata presentata martedì al presidente del Gran Consiglio vodese al fine di salvare Chalom, un cane la cui vita è appesa alla decisione dei politici.

L'animale, di sette anni e di razza hovawart, era stato condannato a eutanasia la scorsa primavera dopo che aveva morso diverse persone, anche con gravi conseguenze. Nel mese di gennaio, il Tribunale federale ha confermato la decisione dell’Officio veterinario del Canton Vaud, respingendo l’appello del proprietario del cane che vive a Yverdon-les-Bains (VD).

In un comunicato l'associazione animalista PEA ha indicato che l'animale, che si trova al rifugio Sainte-Catherine a Losanna, è stato impeccabile per circa tre anni. La petizione, lanciata il 20 aprile, chiede misericordia "e di considerare seriamente le cause che coinvolgono gli animali".

E’ stato indicato inoltre che il padrone del cane a febbraio ha presentato una domanda di grazia davanti al Gran Consiglio del Canton Vaud e che il suo "ufficio legale e legislativo ha emesso un preavviso negativo secondo il quale il ricorso è irricevibile, perché non può essere presentato per aiutare un cane, ma solo per un essere umano".

In seguito a un ricorso del padrone, il Tribunale federale aveva concesso l'effetto sospensivo il luglio scorso. In quell’occasione il proprietario era riuscito a sottolineare che solo quando mangia Chalom diventa aggressivo, per il resto - secondo esperti che avevano condotto una perizia - il cane non sarebbe pericoloso.

 

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