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GINEVRA - È stato risolto il problema tecnico, dovuto alla presenza di un frammento di metallo, che nei giorni scorsi aveva costretto a rinviare la partenza del superacceleratore Large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra. L'accensione della macchina dovrebbe quindi essere una questione di giorni.
"Abbiamo applicato una scarica di corrente nel punto in cui si trovava il frammento e in questo modo siamo riusciti a bruciarlo o a spostarlo", ha detto all'agenzia di stampa italiana Ansa Mirko Pojer, uno dei sette responsabili della preparazione dei circuiti superconduttori dell'Lhc.
Prima sono stati i seguiti i test a bassa tensione, dopodiché una corrente ad alta tensione è stata fatta correre all'interno dell'acceleratore, senza che venissero evidenziati problemi. Adesso si tratta di preparare il circuito, in modo da riaccendere la macchina nei prossimi giorni.
Non sarebbe stato possibile aprire la macchina per rimuovere il frammento metallico perché questo avrebbe comportato mesi di ritardo per il ritorno in attività dell'acceleratore più grande del mondo. La macchina si trova infatti alla bassissima temperatura di meno 271 gradi, indispensabile per il suo funzionamento. Si è cercato così di rimuovere o di bruciare il frammento metallico (probabilmente un residuo della produzione dei magneti), che creava un contatto fra la struttura e le barre superconduttrici che portano la corrente ai magneti.
