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SVIZZERALa Svizzera non fa abbastanza per salvare il pianeta

24.02.15 - 09:01
Lo indica lo Stockholm Environment Institute: la Confederazione dovrà impegnarsi sei volte di più rispetto a oggi per raggiungere l'obiettivo globale dei 2 gradi
La Svizzera non fa abbastanza per salvare il pianeta
Lo indica lo Stockholm Environment Institute: la Confederazione dovrà impegnarsi sei volte di più rispetto a oggi per raggiungere l'obiettivo globale dei 2 gradi

BELLINZONA - La Svizzera deve darsi da fare se intende contribuire al raggiungimento dell’obiettivo globale dei due gradi. È questa la conclusione tratta dallo Stockholm Environment Institute, che nella sua valutazione considera le responsabilità storiche e le possibilità economiche dei diversi paesi.

Ridurre il gas serra - Per scongiurare il pericolo dell’innalzamento di due gradi del clima, entro il 2030 la Svizzera dovrà abbattere di almeno 200 milioni di tonnellate le emissioni annue di gas serra. Questa cifra è addirittura sei volte più elevata del valore di cui si è discusso finora. Nel calcolare i dati, lo Stockholm Environment Institute ha considerato due fattori: le responsabilità storiche per le emissioni di gas serra dal 1990 in poi, e la situazione economica. Il ragionamento fatto dagli scienziati svedesi è semplice, ma non d'immediata applicazione: chi è più ricco può anche dare un maggiore apporto alla soluzione del problema. "A livello nazionale, una riduzione di 30 milioni di tonnellate, ovvero pari al 60% (rispetto al 1990), appare necessaria" afferma il WWF. "La Svizzera dovrà contribuire realizzando progetti all’estero per compensare l’eccesso di emissioni di CO2".

Cosa farà il governo? - Entro fine marzo il Consiglio federale dovrà comunicare alle Nazioni Unite quale sarà il contributo concreto della Svizzera alla protezione del clima entro il 2030. Il WWF teme che il governo contribuirà a livello nazionale solo per metà della quota richiesta, e all’estero in misura minima. Il WWF non ha dubbi: la Svizzera non può esimersi dalle sue responsabilità. "L'attuale riscaldamento climatico è da imputare principalmente ai paesi più ricchi, come la Svizzera. Eppure, colpisce maggiormente le nazioni più povere", sostiene Patrick Hofstetter, responsabile Clima ed Energia presso il WWF Svizzera. In una petizione, il WWF insieme alle altre 50 organizzazioni dell'Alleanza per il Clima chiedono che la Svizzera si assuma le sue responsabilità. "Finora il Consiglio federale si è accontentato di chiedere di più agli altri", afferma Hofstetter. "Adesso deve dichiarare una volta per tutte quale giusto contributo vuole dare il nostro Paese."

Politica climatica equa - I tre punti fondamentali della petizione per una politica climatica equa sono: 60% di gas serra in meno a livello nazionale entro il 2030, abbandono completo delle energie fossili entro il 2050 e sostegno finanziario alla riduzione delle emissioni, allo sviluppo sostenibile per il clima e alle misure di adeguamento nei paesi in via di sviluppo. "In molti di questi paesi i cambiamenti climatici sono una questione di sopravvivenza" sottolinea il WWF.

Earth Hour e petizione - Sabato 28 marzo, migliaia di città in tutti in continenti spegneranno le luci dei loro monumenti simbolo per lanciare un messaggio: il mondo intero esige e necessita di maggiore protezione per il clima. Anche la Svizzera non sarà da meno e parteciperà a Earth Hour.

La petizione per un’equa politica climatica si trova all'indirizzo www.wwf.ch/earthhour.

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