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Il rapper Ensy: "Affermazioni estremiste, necessitano di satira estremista"
ZURIGO. «Affermazioni estremiste, necessitano di satira estremista», è questa la frase conclusiva del video di un minuto prodotto dal rapper svizzero tedesco Ensy Abazi. Tre figuranti con i visi coperti dalle maschere dei due politici e del comico, indossano delle tenute arancioni, simili quelle tragicamente famose dei prigionieri dello Stato islamico. Le tre vittime sacrificali sono state scelte per essere tra i personaggi pubblici più critici con l’Islam del panorama elvetico. Seduto su una poltrona Ensy spiega loro di essere giudicati per «aver foraggiato il terrorismo mediatico e psicologico contro l’Islam». L’attore che interpreta il consigliere nazionale Lukas Reimann a un certo punto si giustifica: «Io volevo solo fare carriera politica». Ma la sentenza viene eseguita comunque. Con delle bombe di coriandoli fatte esplodere alle spalle dei «tre eroi del popolo».
«È incredibile», afferma Lukas Reimann, quello vero. Il politico conosceva già il rapper, infatti non è la prima volta che ne diviene bersaglio. In passato Abazi lo aveva definito «stronzo» e nazista. Ma ciò che preoccupa Reimann è la grande base di fan che sembra avere il cantante: «Ogni volta che fa un video contro di me, mi arrivano decine di email minatorie da parte di 14enni musulmani. A prenderle sul serio dovrei già essere morto».
Saida Keller-Messahli del Forum per un Islam progressista, trova il video volgare: «Si mostra l’esecuzione di politici democraticamente eletti messa in scena con lo stile della jihad. Non ha nulla a che fare con la satira, è la banalizzazione della violenza». Keller-Messahli critica anche la vicinanza di Abazi al Consiglio centrale islamico di Nicolas Blancho, che non manca mai di dare risalto ai video del rapper «senza mai fare qualche domanda critica».
