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SVIZZERAEbola, missione svizzera in zone colpite dal virus

15.10.14 - 12:56
Si sta valutando l'invio di 90 militari, tutti volontari, e fino a due-tre elicotteri, in appoggio alle autorità locali e alla missione internazionale sotto l'egida delle Nazioni Unite
Ebola, missione svizzera in zone colpite dal virus
Si sta valutando l'invio di 90 militari, tutti volontari, e fino a due-tre elicotteri, in appoggio alle autorità locali e alla missione internazionale sotto l'egida delle Nazioni Unite

BERNA - La Svizzera potrebbe inviare nelle regioni colpite dal virus Ebola dell'Africa occidentale un distaccamento di 90 persone tra militari e civili, tutti volontari, e fino a due-tre elicotteri, in appoggio alle autorità locali e alla missione internazionale sotto l'egida delle Nazioni Unite. Lo ha dichiarato oggi il portavoce del Consiglio federale André Simonazzi, precisando che prima di una decisione definitiva del Governo sarà eseguita una missione di ricognizione per determinare se l'impresa sia fattibile da un punto di vista logistico.

La richiesta di un aiuto ulteriore della Confederazione è stata inoltrata dall'Onu. Il Consiglio federale è d'accordo sul principio, ma prima di decidere intende farsi un'idea sulle condizioni in loco, ha precisato Simonazzi, aggiungendo che la Confederazione ha già versato 9 milioni di franchi per le zone colpite dal morbo.

Secondo Simonazzi, la missione di ricognizione potrebbe avvenire abbastanza velocemente - entro fine ottobre, stando a una nota del del Dipartimento federale della difesa (DDPS) -, e il Governo potrebbe anche decidere di inviare un contingente di soldati ed esperti già per metà novembre, se le condizioni sono date, prima dell'approvazione del parlamento attesa per il dicembre prossimo, così come prevede la Legge sull'esercito.

Simonazzi ha precisato che gli elicotteri non serviranno per il trasporto di malati, bensì di materiale, di personale sanitario o umanitario. La Svizzera dovrebbe concentrare i propri sforzi in Liberia in collaborazione con la Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC). Quest'ultima si occuperà anche di formare il personale elvetico all'impiego sul terreno.

Gli Stati maggiormente colpiti dal virus sono la Liberia, la Guinea e la Sierra Leone. I morti si contano ormai a migliaia: secondo l'OMS, 9 mila contagiati e 4500 decessi. Infezioni, seguite da alcuni decessi, sono state registrate anche al di fuori del Continente nero, specificatamente in Spagna e negli Stati Uniti.

Unione europea, militari per evacuare contagiati europei
 
Si può motivare l'invio di volontari europei a patto di offrire loro garanzie sufficienti di essere evacuati, in caso di contagio, in tempi rapidi. Per questo motivo l'Unione europea lancia un appello a tutti gli Stati membri perché collaborino anche con militari, in missione civile, negli stati flagellati da Ebola. Lo rendono noto fonti Ue, sottolineando che già alcuni Stati hanno offerto la loro cooperazione militare che entrerà in azione già dalla fine di ottobre.

Ad ogni modo, le stesse fonti sottolineano che si tratta di truppe chiamate a offrire supporto logistico alle squadre mediche oltre che coordinare il servizio di rimpatrio degli infetti. L'impiego di militari europei sarà al centro del confronto al prossimo Consiglio Affari Esteri.

ats

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