La Commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza chiede che la commissione federale anti razzismo abbia maggiori poteri e indipendenza
STRASBURGO - Mussulmani, neri, Jenisch, Rom assieme a rifugiati, lavoratori transfrontalieri e Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transgender) sono i bersagli di discorsi xenofobi e omofobi e vittime di discriminazione. Questo anche a causa dei discorsi politici e delle campagne per alcuni referendum, tra cui quello contro "l'immigrazione di massa" tenutosi a febbraio, afferma la Commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza (ECRI) nel suo quinto rapporto sulla Svizzera.
L'ECRI chiede alle autorità elvetiche di rafforzare la loro legislazione contro razzismo, omofobia e allo stesso tempo di fornire supporto agli immigrati per la loro integrazione.
Nel rapporto la Commissione rivolge alla Svizzera 21 raccomandazioni. In particolare, oltre a una modifica delle leggi contro razzismo e discriminazione, l'ECRI chiede maggiori poteri e indipendenza per la commissione federale anti razzismo, cui deve essere dato mandato di ricevere e considerare i ricorsi delle vittime. Inoltre viene chiesto di adottare una posizione molto ferma contro i politici che fanno dichiarazioni razziste e che la loro immunità possa essere sollevata se devono essere sottoposti a processo.
Il comitato ritiene poi che le autorità debbano considerare la possibilità di sottoporre a un esame preliminare le richieste di referendum popolare per verificarne la conformità con i testi internazionali ed evitare campagne razziste e discriminatorie.
Ats