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Chiesto al plenum di respingere la mozione del consigliere nazionale ginevrino Christian Lüscher
BERNA - La Commissione della sicurezza sociale e della sanità (CSS) del Consiglio degli Stati è contraria all'introduzione generale di una pena minima di tre mesi di carcere per i piccoli trafficanti di droga. All'unanimità ha quindi deciso di raccomandare al plenum di respingere la mozione del consigliere nazionale Christian Lüscher (PLR/GE) «Per una lotta efficace contro i piccoli trafficanti di droga», adottata per 98 voti contro 76 e 5 astensioni dalla Camera del Popolo nel corso della sessione primaverile.
La Commissione ritiene che l'introduzione generale di una pena minima "sia inadeguata a raggiungere lo scopo prefissato". Inoltre a suo modo di vedere tale sanzione "è contraria al vigente sistema sanzionatorio del Codice penale", indicano i Servizi del Parlamento in una nota odierna.
Della stessa idea il Consiglio federale, secondo cui il diritto attuale garantisce il margine di manovra necessario. La legge prevede infatti una pena detentiva non inferiore a un anno per infrazioni gravi che consistono nella vendita di almeno 18 grammi di cocaina pura, ossia l'equivalente di 80 palline di cocaina tagliata e pronta per essere venduta.
Secondo Lüscher, ciò non è sufficiente: i piccoli trafficanti conoscono la legge e "non hanno mai con sé più di 2-3 palline alla volta". Di conseguenza "dopo al massimo 48 ore devono essere rilasciati e non vengono più perseguiti".
Nella sua risposta alla mozione del consigliere nazionale ginevrino, il Governo aveva sottolineato che il limite dei 18 grammi non è il solo criterio: ai piccoli spacciatori di cocaina può anche essere inflitta una pena più severa "se hanno venduto ripetutamente piccole quantità che, sommate, possono mettere in pericolo la salute di molte persone". Dalle statistiche della polizia si apprende che il 46-49% dei reati legati alla cocaina commessi tra il 2009 e il 2011 sono stati classificati come gravi.
Ats
