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I leventinesi hanno segnato con il contagocce e una volta in svantaggio non hanno mai dato l'impressione di poter ribaltare il risultato
AMBRÌ - Tre sconfitte consecutive - di cui due alla Valascia - contro Rapperswil, Berna e Zurigo. Dopo i cinque punti conquistati nello scorso weekend, l'Ambrì ha nettamente fallito nel corso di questa settimana la prima prova di maturità.
La sfida di martedì contro i Lakers avrebbe potuto garantire tre punti preziosi ma le cose sono andate diversamente. I leventinesi si sono praticamente "dimenticati" di scendere in pista durante il turno infrasettimanale regalando di fatto la partita al Rapperswil, capace di vincere fino a quel momento una sola sfida nei 60' e per giunta sempre contro l'Ambrì alla Diners Arena.
Nel weekend ci si aspettava una feroce reazione ma gli avversari - il Berna in trasferta e lo Zurigo in casa - non erano certo dei più facili e così sono arrivate altre due sconfitte. Contro i Lions e gli Orsi l'impegno non è mancato ma l'impressione è che contro compagini di questo livello serva qualcosa in più. Il powerplay è attualmente il peggiore dell'intera LNA e anche in 5 contro 5 le reti iniziano a scarseggiare: bisognerà dunque lavorare ancora molto sulla fase offensiva.
Negli ultimi tre incontri, una volta passati in svantaggio gli uomini di Pelletier non hanno mai dato l'idea di poter tornare in partita, benché il tempo a loro disposizione fosse ancora molto. Va detto che l'Ambrì non ha mai del tutto mollato - contro lo Zurigo le reti che hanno aggravato il passivo sono arrivate a cavallo del 50' - ma la convinzione e la cattiveria agonistica sotto porta e nei contrasti di gioco non è neanche mai sembrata realmente sufficiente. Forse in alcuni frangenti servirebbe un po' più di malizia per cercare di scuotere la partita e cambiare l'inerzia della sfida.
L'inserimento di Bouillon non può ancora essere valutato. Il difensore ha sicuramente mostrato delle qualità - pregevole una sua incursione contro i Lions sul risultato di 2-0 - ma da lui ci si aspetta molto di più. Giroux e Aucoin stanno soffrendo parecchio la mancanza di Pestoni. Nella serata di sabato Pelletier ha provato a mescolare le linee dividendo la coppia, ma i risultati non sono stati positivi. Il numero 29 non sta ancora rendendo come ci si aspettava, a volte sembra che anche se in buona posizione non osi tirare in porta e cerchi sempre l'ultimo passaggio a Giroux: l'altruismo non è certo un difetto e la sua visione di gioco è indiscutibile, alla lunga però questo "schema" può diventare un po' troppo prevedibile. Sarebbe bello vedere un Aucoin un po' più determinato e determinante.
Le uniche note positive di questa settimana giungono dai giovani: Grassi su tutti si sta dimostrando sempre più importante per questa squadra e siamo certi che seguendo il suo esempio l'Ambrì potrà ricominciare a fare punti già da martedì contro il Davos.
