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«Tramezzani perfezionista? Disciplina, ambizioni e lavoro duro: l'ho scelto per questo» Il presidente dei vallesani Christian Constantin, dopo il successo (sofferto) ottenuto dai suoi sul campo del Thun, ha elogiato la mentalità del gruppo e parlato del mister emiliano
SION - Non brillantissimo, ma tornato con la posta piena dalla sempre insidiosa trasferta di Thun: il “primo” Sion di Paolo Tramezzani si è dimostrato concreto e capace di soffrire. Note liete e aspetti da migliorare, al tecnico emiliano di certo non manca il lavoro, ma nel frattempo tre punti sono già in cassaforte.
«Mi è piaciuta molto la mentalità della squadra - ci ha spiegato il presidente Christian Constantin - Sul sintetico abbiamo avuto diverse difficoltà a livello tecnico, ma il gruppo ha saputo colmare questa "lacuna" con la voglia, l’energia e la dedizione. Il resto lo ha fatto Mitryushkin con due interventi decisivi».
Nel weekend il Basilea - che ha messo in bacheca gli ultimi 8 titoli consecutivi - è caduto allo Stade de Suisse contro l'YB. «Il Basilea ha un gruppo importante, per dare dei giudizi bisogna ancora attendere. Gap ridotto rispetto agli scorsi anni? Può essere che abbiano un po’ meno di efficacia in attacco, e questo potrà fare la differenza. Ad ogni modo resta la squadra da battere».
Testa bassa e lavoro duro insomma. «Il nostro obiettivo è fare un passo alla volta: ora c’è l’importante impegno di Europa League (giovedì il Sion fa visita ai lituani del Sudova nel match di andata del terzo turno preliminare, ndr), poi il Losanna».
E a proposito dei vodesi. «Celestini ha fatto fin qui un lavoro importante. Prima la promozione, poi salvezza: ora, questo secondo anno in Super League, potrebbe essere un po’ più complicato».
Tornando in casa Sion, il numero 1 dei vallesani si è soffermato su mister Tramezzani. «Mi piace la sua filosofia. Lavoro duro, disciplina, ambizioni e voglia di andare avanti. Un perfezionista? È quel che cercavo. In passato ho già avuto tanti allenatori che non lo erano… e con i quali mi sono “scontrato”». Analisi video, attenzione ai minimi dettagli, i metodi dell’ex Lugano sono molto apprezzati. «L’ho scelto per questo, mi piacciono questi aspetti. Conosce “il calcio” ed è esigente, lo fa per il bene del club».
