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Il tecnico olandese, travolto dai risultati negativi e dalle polemiche, ha parlato dopo la sconfitta contro l'Atalanta
BERGAMO (Italia) - «Non so se mercoledì sarò in panchina». Se non è una resa, poco ci manca. Travolto dai risultati negativi, dalle polemiche, da una classifica deficitaria e - forse - dai suoi stessi proclami precampionato, Frank De Boer è vicino all'esonero dalla guida dell'Inter. Potrebbe essere fatale al tecnico olandese la sconfitta (2-1) patita a Bergamo contro l'Atalanta dell'ex Gasperini. Deciderà la società nelle prossime ore, dopo un consulto tra Thohir, i vertici di Suning e lo staff dirigenziale.
«Qui a Bergamo è sempre difficile - spiega De Boer nel post gara - Noi, però, abbiamo regalato il primo tempo, non abbiamo fatto bene quando avevamo la palla. Nella ripresa siamo migliorati, ma avremmo dovuto giocare dall'inizio in quel modo. Tre sconfitte consecutive? Sembra impossibile quando si perdono tre gare di fila, ma ho visto che possiamo migliorare molto. Nella prima parte abbiamo giocato con paura. Al ritorno in campo, però, è stata un'altra partita».
Sul possibile esonero, De Boer è schietto: «Il momento è difficile per tutti e specialmente per me, ma l'unica cosa che posso fare è continuare a lavorare. Sento ancora la fiducia, ma ovviamente dobbiamo far meglio. Il contatto Icardi-Berisha? Quando si vivono momenti difficili non si ha neanche fortuna con gli arbitri». E dire che la vittoria sulla Juventus aveva alimentato sogni di gloria: «Dopo quella partita abbiamo giocato altre buone gare, ma la gente dimentica tutto molto rapidamente. Ci serve una vittoria per la nostra fiducia. Abbiamo grandi giocatori nello spogliatoio ma ne posso schierare solo 11».
