HOCKEYUn grande Lugano non dà scampo al Davos

LUGANO – Ottimo Lugano, presente in ogni metro quadro di ghiaccio, compatto, lucido e furbo, all’immagine dei primi tre gol tutti ottenuti allo stesso modo (esecutori Domenichelli, Simion e Steiner), con conclusione davanti a Genoni dopo ingaggio vinto. Il Davos ha avuto un solo momento di luce, illusoria e subito spenta, quando è passato in vantaggio con Thornton dopo 23 secondi nel terzo tempo. Nemmeno il tempo di pensare all’organizzazione, che Simion ha pareggiato, 21 secondi dopo. Prima e dopo questo mezzo minuto, tantissimo Lugano, attento nei momenti di pressione gialloblù, con doppioni e triploni (ci perdonerà Scoglio) sul portatore del disco avversario, e velocissimo a ripartire e a concludere. Non li abbiamo contati, ma i tiri parati da Genoni sono stati almeno il doppio di quelli rintuzzati da Manzato.

Il Davos è una grande squadra, lo si vede da come si muove e da come “pesa” quando spinge, ma ha dovuto fare i conti con una compagine che, come preventivato martedì, si muove meglio contro squadre aperte e propositive che non contro quelle alla Kloten, chiuse e veloci. I bianconeri non hanno avuto muri da sfondare, perché il Davos ha fatto spesso più scena che sostanza. Certo, i grigionesi hanno perso Nash alla fine del primo tempo, e non è un tipo che lasciava dormire tranquilla la difesa luganese, ma se un giocatore solo condizionasse una squadra intera allora Del Curto spaccherebbe tutto. Semplicemente, il Lugano ha giocato fisicamente da playoff, specialità di Huras, con però la leggerezza della squadra finalmente precisa come un rasoio.

A segare il Davos in un’ipotetica rimonta finale ci ha pensato McLean con il 4-2 a meno di sette minuti dal termine. Da lì in poi, quasi accademia. Insomma, il Lugano è stato quasi senza pecche, arricchito dal debutto di Sbisa. Il giovane difensore non ha buttato via un disco, con una calma e una visione di gioco superiori. Di fianco a lui, ha giganteggiato Heikkinen, sempre più regista e mastino. Il Davos ci ha messo del suo, quasi quasi paresse giocare come alla Spengler, per lo spettacolo. Il Lugano ha concesso quello che non poteva frenare, ma poi ha tolto il fiato ai grigionesi. Per essere a inizio stagione, Huras sembra finalmente essere sulla strada giusta, quella della cancellazione di una pigrizia altalenante che ha frantumato tutti i sogni nelle ultime stagioni. Come detto, però, è quasi meglio giocare contro il Davos che contro il Langnau. Domani a Berna sarà un’altra storia, ma la maturità passa anche dalle fosse più temibili.

LUGANO – DAVOS 4-2 (1-0, 0-1, 3-1)
Reti: 11’43” Domenichelli (Steiner) 1-0; 24’59” Bürgler 1-1; 40’23” Thornton (J. Von Arx, Marha) 1-2; 40’42” Simion (Conne, Reuille) 2-2; 45’56” Steiner (a 5c4) 3-2; 53’21” McLean (Reuille, Rüfenacht) 4-2.
LUGANO: Manzato; Sbisa, Heikkinen; Domenichelli, Metropolit, Steiner; Vauclair, Ulmer; J. Murray, McLean, Kostner; Kienzle, Schlumpf; Rüfenacht, Kamber, Bednar; Profico, Blatter; Reuille, Conne, Simion.
Penalità: 2x2' contro il Lugano, 2x2', 1x2’+10 (Taticek) contro il Davos.
Note: Resega, 4’727 spettatori. Arbitri: Eichmann, Koch; Küng, Rohrer. Lugano senza Hirschi,Flückeger, Nodari, Nummelin, Brady Murray (infortunati), Morant (squalificato).

Le altre partite del sesto turno di LNA
Kloten – Berna 3-2-d.r.
Ambrì – Friborgo 2-3 d.r.
Ginevra – Zugo 5-2
Rapperswil – ZSC Lions 0-4

Le partite di sabato 29 settembre
19.45 Bienne – Rapperswil
19.45 Davos – Ginevra
19.45 Zugo – Kloten
19.45 ZSC Lions – Ambrì
19.45 Friborgo – Langnau
19.45 Berna - Lugano

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