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CICLISMOIl Giro riposa, le polemiche no

08.05.12 - 10:43
Dopo la carambola nello spint finale di lunedì, non si placano le lamentele di Mark Cavendish
Keystone
Il Giro riposa, le polemiche no
Dopo la carambola nello spint finale di lunedì, non si placano le lamentele di Mark Cavendish
SPORT: Risultati e classifiche

VERONA (Italia) - Il Giro d’Italia 2012 torna a casa dopo la parentesi inaugurale in Danimarca, senza però lasciare le polemiche nello Jutland. In particolare, sono le conseguenze della carambola innescata nello sprint di Horsens da Roberto Ferrari (Androni) a far discutere.

Lo sprinter italiano si è dichiarato innocente: "Quando è partito Farrar sono partito anch'io e forse Cavendish si è agganciato dietro. Non sapevo chi avevo dietro, quando siamo partiti mi sono buttato a destra, ho fatto la mia volata. Ero sulla mia traiettoria, quello che succede dietro non mi importa"

La sua manovra è stata così spericolata però da convincere la giuria a declassarlo all’ultimo posto (vale per le statistiche e i premi, ma non cambia la sostanza) e il direttore sportivo, Gianni Savio, a cercare di ricucire i rapporti in gruppo, chiedendo perdono al posto del suo pupillo: “Mi scuso con Mark Cavendish a nome della squadra e di Roberto per il suo compotamento scorretto, anche se non aveva intenzione di fare del male a qualcuno”.

Ma il campione del mondo era furibondo, oltreché dolorante, e ha accusato: “Ferrari non dovrebbe prendere parte ad uno sprint”; quasi dimenticando di tutte quelle volte che i colleghi lo hanno accusato delle stesse irregolarità.

Chi se la passa peggio di tutti è la maglia rosa, Taylor Phinney (BMC), anch’egli a terra nella carambola conclusiva con una profonda ferita al piede destro che ha fatto pensare anche al ritiro ma che è stata curata con tre punti di sutura; il ragazzone statunitense se l’è cavata senza fratture, come constatato dopo lunga attesa all’ospedale, ma fa fatica a poggiare il piede ed è salito in aereo a bordo di una sedia a rotelle, necessaria per non affaticare l’arto.

"Come va? Potrebbe andare meglio", ha risposto con un sorriso ai compagni della BMC che hanno cercato di rincuorarlo.

Mercoledì c’è la cronosquadre di Verona e la sua squadra è tra le favorite, ma molto dipenderà anche dalla sua capacità di recupero, necessaria per conservare un altro giorno – almeno – il sogno maglia rosa. (ITM)

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