Roma, 26 gen. (Adnkronos Salute) - I vaccini con conservanti a base di mercurio (tiomersale) non sono responsabili dello sviluppo di deficit neuropsicologici come: autismo, tic motori, ritardo mentale, disturbi del linguaggio e deficit dell'attenzione da iperattività. A scagionare questi prodotti è uno studio epidemiologico pubblicato oggi sulla rivista 'Pediatrics', coordinato da ricercatori dell'Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con i colleghi dell'ospedale Bambino Gesù di Roma e dell'università di Padova, su 1.403 bambini, a 10 anni dalla vaccinazione con prodotti in cui era presente tiomersale. Lo studio ha stabilito, dunque, che, allo stato attuale della ricerca, il legame tra danni neuropsicologici e la vaccinazione è inconsistente.
Nel 2003 i ricercatori del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute e del dipartimento di biologia cellulare e neuroscienze dell'Iss, con la collaborazione delle strutture pubbliche di vaccinazione e scolastiche della Regione Veneto, hanno richiamato migliaia di famiglie i cui figli erano stati vaccinati nella prima infanzia, tra il 1992 e il 1993, durante uno studio su vaccini antipertosse. Per ogni bambino erano state allora documentate tutte le vaccinazioni eseguite e i prodotti usati, ed è stato possibile quindi ricostruire esattamente la quantità totale di conservante contenente mercurio assunta nel primo anno di vita. I 1.403 bambini, studiati ora ad età compresa tra i 10 e i 12 anni, sono stati sottoposti da psicologi a 24 prove per indagare le abilità di memoria, di attenzione, di apprendimento, la manualità, le capacità di linguaggio, quelle visuo-spaziali e le capacità motorie.
I risultati dei vari test sono stati analizzati per identificare differenze peggiorative tra i bambini che avevano ricevuto con le vaccinazioni del primo anno di vita quantità di tiomersale maggiori (137,5 mcg: 697 bambini), rispetto a chi ne aveva assunto quantità totali minori (62,5 mcg: 706 bambini). Le differenze tra i due gruppi sono risultate irrilevanti: per i bambini appartenenti al gruppo che aveva ricevuto una dose più elevata di tiomersale è stato riscontrato un risultato di poco inferiore solo in un test che misura la velocità motoria e di elaborazione delle informazioni (Finger-Tapping test) e in una prova del linguaggio (Boston Naming test), e solo nelle bambine.Ma le differenze, secondo i ricercatori, sono così modeste da non poter essere messe in relazione con disturbi dello sviluppo neuropsicologico.
"Lo studio - si legge in una nota Iss - è particolarmente importante perché per la prima volta è stato studiato in modo rigoroso lo sviluppo neuropsicologico dopo 10 anni dalla vaccinazione in gruppi di bambini assolutamente confrontabili e con ottima documentazione delle vaccinazioni eseguite. Questo è stato possibile grazie al rigore dello studio iniziale in cui erano stati arruolati i bambini nel 1992 e grazie alla buona organizzazione territoriale dei servizi di vaccinazione in Italia".
Il tiomersale - informa ancora la nota - è un derivato del mercurio usato costantemente fino al 2000 come conservante in alcuni vaccini somministrati durante l'infanzia. Serve ad impedire contaminazioni batteriche delle preparazioni da iniettare, soprattutto quando i vaccini sono preparati in fiale multidose. In Italia, con decreto ministeriale, è stato richiesto, in via precauzionale a tutte le aziende produttrici di vaccini di eliminare il tiomersale entro il 31 dicembre 2002 e di ritirare dal commercio i vaccini che lo contengono entro il 30 giugno 2003. Una decisione legata al fatto che la questione della neurotossicità di questo conservante rimaneva controversa.