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SVIZZERAEcco perché la gente ride da sola

17.05.16 - 09:41
Commenti Memorabili e Ah ma non è Lercio hanno risposto alle nostre domande sul fenomeno delle pagine satiriche su Facebook
Ecco perché la gente ride da sola
Commenti Memorabili e Ah ma non è Lercio hanno risposto alle nostre domande sul fenomeno delle pagine satiriche su Facebook

LUGANO - Siete sull'autobus, siamo nel 2016, tutti hanno il capo chino sul cellulare. Chissà che fanno? Uno di loro scoppia a ridere, ecco è su Facebook. Probabilmente su una di quelle pagine che spopolano. La satira ha trovato nei social network il suo ambiente naturale, nelle bacheche calza a pennello e si nutre dei nostri like. Per esplorare un fenomeno che pare inarrestabile abbiamo contattato alcuni dei suoi protagonisti. Fabrizio Biasibetti, creatore di "Commenti Memorabili", ci ha raccontato di come è riuscito a raccogliere oltre 1,8 milioni di pollici in sù, trasformando un passatempo in un'azienda con dei profitti. Mentre il collettivo che sta dietro ad "Ah ma non è Lercio" ci ha spiegato che non guadagnano e sognano un futuro fuori dalla rete: «Ci piacerebbe esporre immagini e articoli, come se fosse una mostra».

Ah ma non è Lercio - «Un articolo del Fatto Quotidiano ha espresso bene lo spirito della nostra pagina: “Bologna: condannati tre giornalisti per avere pubblicato una notizia vera”», ci spiegano i creatori di "Ah ma non è Lercio". Con quasi 300mila like è una pagina emergente del panorama italofono. Raccoglie il giornalismo che sembra inventato ma non lo è. «È il prodotto della percezione di saturazione dell'umorismo: la realtà involontariamente anticipa, prevede o copia la satira», spiegano. Chi siete? «Siamo tra le quattro e le sei persone, tutti con precedenti nel mondo del giornalismo o della satira o entrambi. Di più non vogliamo dire». Un anonimato che rispecchia lo spirito più profondo di internet: «condividere idee, non celebrare l’individuo». Cercando il giornalismo che pare finto va a finire che «il nostro impegno, paradossalmente, è districarci tra fake, bufale, siti finto satirici, simpaticoni e testate locali acchiappalike». Un lavoro sì, ma fatto per passione: «Se “monetizzassimo” non saremmo diversi dalle forme di pseudo giornalismo che cerchiamo di combattere». Su Ah ma non è Lercio parlano solo i link: «Siamo una pagina “muta”, non commentiamo in maniera ironica e ci asteniamo dalle opinioni, lasciamo che sia chi ci segue a farlo». E il futuro? «Ci piacerebbe realizzare un’esposizione di immagini e articoli, come fosse una mostra».

Commenti Memorabili - Colosso del Facebook italofono, in due anni Commenti Memorabili ha superato 1,8 milioni di “mi piace”. La pagina divulga i più sagaci, divertenti e surreali commenti. «La chiave del successo è trattare argomenti a 360 gradi e dare la possibilità all’utente dei social di essere protagonista», ci racconta Fabrizio Biasibetti, 29enne piemontese. «Ho creato la pagina a 27 anni, prima ero una persona normale, avevo un lavoro, facevo il manutentore meccanico. Poi, per una sorta di crisi esistenziale, ho mollato tutto e mi sono buttato sulla pagina». Un impegno da 16 ore al giorno, impossibile continuare solo. «Oggi siamo in quattro». Oltre a Fabrizio, c’è una chi si occupa di rispondere a ogni messaggio. «Solo così si crea una comunità attiva e fedele». Un grafico e un commerciale. «Siamo dei pionieri che cercano di creare lavoro in un ambito inesistente». Facebook infatti non paga, così ci si ingegna. «Facciamo del product placement, abbiamo già collaborato con marchi come Htc, Ceres o Adidas». In più c'è il libro, Fabrizio conduce un programma su Radio 105 e, da poco, esiste il sito web. Ma Fabrizio, ride ancora? «L’asticella della qualità dei commenti è sempre più alta. Quello che fino a un anno fa faceva ridere adesso non lo fa più. Io ormai sono assuefatto».

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