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L'OSPITEA mali estremi, estremi rimedi

18.01.15 - 17:17
Partito Socialista
A mali estremi, estremi rimedi
Partito Socialista

Siamo in balìa della finanza. Tutti noi: non solo l’economia, ma anche la politica, fino alle persone che chiedono solo di poter condurre una vita dignitosa e onesta mantenendosi col proprio lavoro. Macché: la BNS sblocca il cambio fra euro e franco e di colpo l’intero Paese rischia di finire in ginocchio. In Ticino, poi, con la pressione sui salari, rischiamo un collasso devastante. Abbiamo già 7’000 persone in disoccupazione e 6’000 in assistenza: quanto a fondo dovremo andare ancora prima che la politica si svegli? Quanto cara dovrà essere la fattura che dovremo pagare?

Allora, a mali estremi, estremi rimedi. Ecco perché lanciamo oggi un’iniziativa cantonale e un’iniziativa parlamentare generica. E chiediamo alla Confederazione…

…una tassa mirata per chi specula sul franco, come suggerito dal professor Sergio Rossi e sostenuto dal Partito Socialista Svizzero. C’è gente che usa la nostra moneta in maniera speculativa? Bene, che passi alla cassa, come tutti. E che quei soldi siano poi usati dallo Stato per aiutare le aziende che soffrono di più, nell’export e nel turismo, e nondimeno continuano a garantire salari decenti.

…un programma statale miliardario di investimenti infrastrutturali. Certe spese nei trasporti pubblici, nella produzione di energia, nelle reti di servizio pubblico dovremo farle comunque, prima o poi. Tanto vale allora farle adesso, per rafforzare la nostra economia. Non solo: un parziale indebitamento dello Stato indebolirebbe il franco, a tutto vantaggio dell’export e del turismo.

…un riorientamento della perequazione cantonale, perché non tutti i Cantoni soffrono allo stesso modo e ora bisogna tenerne conto.

…un contributo straordinario per aiutare le famiglie in difficoltà con i costi della salute.

…un fondo a tasso zero messo a disposizione dalla BNS per aiutare i Cantoni che saranno costretti a implementare misure eccezionali.

Già, i Cantoni. Per questo abbiamo delle richieste anche per il nostro Governo cantonale. Noi vogliamo…

…un piano di sostegno per le aziende in difficoltà con l’export, a condizione che rispettino i contratti di lavoro.

…incentivi per chi consuma in Ticino, per sostenere il turismo locale.

…l’anticipazione dei grandi investimenti già previsti: palazzo di giustizia, carcere, case per anziani, scuole.

…una politica efficace per incentivare l’assunzione di quei residenti rimasti a casa proprio a causa della decisione della BNS.

È tanto? Non importa: è ciò di cui il Paese ha bisogno. E ne ha bisogno adesso.

Soprattutto, sono soluzioni concrete, efficaci, praticabili. Non le solite uscite velleitarie di chi vuole scaricare la colpa sempre su qualcun altro. E adesso vedremo chi ci verrà dietro. Poi i cittadini e le cittadine, i lavoratori e le lavoratrici giudicheranno.

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