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INTERVISTADalla sportiva al fuoristrada: nessun limite per i disabili

09.09.16 - 02:28
Alla GTMobil fanno di tutto per restituire la mobilità a chi l’ha persa. Anche per chi, l’automobile, è ben più un semplice mezzo di trasporto.
Dalla sportiva al fuoristrada: nessun limite per i disabili
Alla GTMobil fanno di tutto per restituire la mobilità a chi l’ha persa. Anche per chi, l’automobile, è ben più un semplice mezzo di trasporto.

Il tutto è nato nel 2010. O forse sarebbe meglio dire nel 1998. Un anno che ha cambiato profondamente - almeno agli occhi di chi lo vede dall’esterno - la vita di Pierre Triangeli. Anche se più che di un cambiamento radicale, potremmo parlare di una grande forza di volontà e determinazione. Pierre ha infatti da sempre lavorato nel settore automobilistico, sia nella meccanica che nella vendita. Un lavoro, spinto della passione, che ha voluto continuare anche dopo un grave incidente motociclistico, a causa del è costretto su una sedia a rotelle. Come? Fornendo servizi per garantire a chiunque la propria mobilità.

“Per chi si ritrova su una sedia a rotelle o comunque limitato nei movimenti - afferma Pierre - la possibilità di potersi spostare in automobile in completa autonomia è essenziale in quanto rappresenta un’espressione della propria libertà individuale. Poter essere indipendenti è una grande ricchezza, ed è essenziale che ognuno possa esserlo." È proprio con questo scopo e questa visione che nel 2010, è nato il primo punto di mobilità in via mondari 7 presso il Garage Winteler di Giubiasco.

Presso il “Punto di mobilità” a Giubiasco Pierre ci mostra con orgoglio e modestia cosa effettuano nella loro officina, lontano dai riflettori, per aiutare a riconquistare la mobilità e quindi la libertà e l’indipendenza a coloro a cui l’ha tolta il destino. Non solo l’installazione di comandi di guida per disabili, ma anche sistemi di trasporto e dispositivi di accesso, come il sedile roteante pensato per agevolare le operazione di entrata e di uscita dall’abitacolo per gli anziani. O ancora la modifica di furgoni sempre per il trasporto di persone disabili. Insomma: chiunque sia limitato nella sua mobilità, qui trova una soluzione.

Poi, in un angolo dell’officina, scorgiamo due veicoli un po’ diversi dal solito: una Wrangler visibilmente rialzata e un Ferrari 430 Spider nel classico rosso fiammante. “Sono i miei due gioiellini!” ci dice Pierre, sorridendo. “Li ho creati con l’intento di mostrare che anche da disabile non ci sono limiti: possiamo guidare un fuoristrada duro e puro, ulteriormente modificato, come pure andare in pista con una supersportiva. L’importante è non imporsi barriere mentali.” Perché, come abbiamo visto oggi, quelle fisiche si possono superare.

 

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