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SVIZZERAConsumi: c'è ottimismo

01.03.17 - 10:44
Il relativo indicatore calcolato da UBS è salito a gennaio da 1,38 a 1,43 punti
Consumi: c'è ottimismo
Il relativo indicatore calcolato da UBS è salito a gennaio da 1,38 a 1,43 punti

BERNA - Cresce in Svizzera la propensione ai consumi privati: il relativo indicatore calcolato da UBS è salito a gennaio da 1,38 (dato rivisto) a 1,43 punti.

Rispetto alla precedente rilevazione, nel primo trimestre del 2017 gli svizzeri valutano con più ottimismo sia la situazione economica generale del Paese, sia la propria situazione finanziaria e professionale, afferma UBS.

L'indice della fiducia dei consumatori, rilevato dalla Segreteria di Stato dell'economia, ha registrato un aumento da -13 a -3 punti, il livello più alto da luglio 2014.

Le valutazioni relative al mercato del lavoro sono orientate all'ottimismo per la prima volta dallo shock del gennaio 2015, quando la Banca nazionale ha abolito la soglia minima di cambio con l'euro. Quanto alle previsioni sull'andamento dei prezzi non sono state rilevate variazioni di rilievo.

"Nel complesso il clima di fiducia dei consumatori è migliorato alla luce dell'andamento generale dell'economia", affermano gli specialisti di UBS, che non avanzano pronostici per l'intero anno: l'incertezza sui mercati dei capitali è ancora troppo elevata considerate le imminenti elezioni in Francia e l'imprevedibilità dell'amministrazione del presidente americano Donald Trump.

Generi di prima necessità: sale volume d'affari - Il mercato dei prodotti di uso quotidiano, come generi alimentari, bibite e articoli per l'igiene personale, cresce nuovamente in Svizzera dopo due anni di fiacca. Rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente il giro d'affari del settore è salito nel quarto trimestre dell'1,8%.

Lo afferma uno studio dell'istituto di ricerca Nielsen Schweiz, secondo cui il dato svizzero si inquadra nella tendenza media europea (+1,8%). Nel raffronto internazionale risulta tuttavia che la crescita elvetica è dovuta agli aumentati volumi e non al rialzo dei prezzi, che hanno contribuito solo nella misura del 20%, mentre in Europa tale percentuale sale al 50%.

Il commercio dei generi alimentari, in generale, ha iniziato l'anno in sordina, per poi accelerare sul finale. In percentuale i tassi di crescita più elevati sono stati fatti segnare da Turchia (+9,1%), Polonia (+3,6%) e Spagna (+3,1%). Cifre in calo invece per Grecia (-6,7%), Finlandia (-4,1%) e Gran Bretagna (-0,3%).


 
 

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