NEW YORK - Uber sta rivedendo le sue attività in Asia, nell'ambito dell'indagine americana su una possibile violazione delle leggi che vietano tangenti a funzionari stranieri.
Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali Uber ha assunto uno studio legale per esaminare i documenti sui pagamenti effettuati per riscontrare eventuali irregolarità.
I legali puntano l'attenzione su attività sospette in cinque paesi: Cina, India, Indonesia, Malesia e Corea del Sud.