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SVIZZERALa debolezza del franco «non si risolverà a breve»

03.08.17 - 15:15
Lo rivelano alcuni esperti. Ieri l'euro ha superato temporaneamente la soglia di 1,15 franchi, raggiungendo in tal modo il valore più alto dall'abolizione della soglia minima
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La debolezza del franco «non si risolverà a breve»
Lo rivelano alcuni esperti. Ieri l'euro ha superato temporaneamente la soglia di 1,15 franchi, raggiungendo in tal modo il valore più alto dall'abolizione della soglia minima

ZURIGO - Negli ultimi giorni il franco svizzero ha perso notevolmente valore rispetto ad altre valute, in particolar modo l'euro. Diversi esperti, interpellati dall'agenzia awp, ritengono che la moneta elvetica rimarrà ancora debole «in un prossimo futuro». Una buona notizia per le aziende con elevati costi in franchi.

Ieri la moneta unica europea ha superato temporaneamente la soglia di 1,15 franchi, raggiungendo in tal modo il valore più alto dall'abolizione della soglia minima di cambio franco-euro decisa dalla Banca nazionale svizzera (BNS) nel gennaio del 2015. Solamente da martedì della settimana scorsa, la divisa rossocrociata si è deprezzata di oltre il 3%. Rispetto al dollaro americano, ha perso l'1,7%.

Secondo gli esperti del settore, il rafforzamento dell'euro rispettivamente l'indebolimento del franco non saranno solo temporanei. Sono da ricondurre, a loro avviso, alle elezioni presidenziali in Francia e al rischio da allora «tendente allo zero» di una rottura dell'Europa. «Con Emmanuel Macron è entrato all'Eliseo un dichiarato fautore della moneta unica».

Oltre a ciò, la Banca centrale europea (Bce) potrebbe tirare il freno negli acquisti miliardari di titoli. Gli economisti dell'UBS prevedono ad esempio un rincaro in Europa per il resto dell'anno entro una forbice dall'1,3 all'1,5%. A loro avviso, la Bce potrebbe annunciare già il 7 settembre, o al più tardi il 26 ottobre, una riduzione degli acquisti mensili da 60 a 40 miliardi di euro ed estinguere il programma d'acquisto in un periodo compreso tra i sei e i nove mesi.

Gli economisti della banca d'investimento americana Goldman Sachs, da parte loro, non credono che la situazione degli interessi negativi in Svizzera sarà risolta presto. Attualmente la BNS applica un tasso dello -0,75%.

Anche la buona economia svizzera non rafforzerà il franco, secondo gli esperti. Gli Stati confinanti sono i maggior partner commerciali della Confederazione. Più della metà delle esportazioni sono dirette in Europa. Seguono gli USA, la Cina e il Giappone. In questo modo l'apprezzamento o l'indebolimento del corso del franco ha forti ripercussioni sull'economia elvetica.

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