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UNIONE EUROPEADraghi: ridurre gli ostacoli alle assunzioni

30.11.16 - 19:04
Per il presidente della Banca Centrale Europea, «le imprese decidono di non crescere piuttosto che varcare la soglia» di un certo numero di dipendenti
Draghi: ridurre gli ostacoli alle assunzioni
Per il presidente della Banca Centrale Europea, «le imprese decidono di non crescere piuttosto che varcare la soglia» di un certo numero di dipendenti

FRANCOFORTE - Le riforme strutturali nell'Eurozona sono «fondamentali per aumentare la produttività e ridurre la disoccupazione». Il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, parlando alla Deusto Business School di Madrid, preme ancora una volta su questo tasto, sollecitando i governi a riprendere il cammino delle riforme strutturali e denunciando una perdita di slancio in tale direzione.

Nell'ambito di queste riforme, ha spiegato, «occorre allentare le barriere normative che inibiscono le aziende piccole dall'assumere» perché «vi sono prove che le imprese decidono di non crescere piuttosto che varcare la soglia» del numero dei dipendenti oltre la quale «si incorrere in maggiori spese amministrative». In quest'ottica «le recenti riforme» del mercato del lavoro «in Italia e Spagna hanno cercato di affrontare il problema», ha sottolineato Draghi, aggiungendo che «l'economia dell'Eurozona continua a crescere ad un ritmo moderato» mentre «la crescita della produttività è rimasta molto limitata». Per il numero uno della Bce i Paesi euro non devono quindi perdere l'occasione che sta dando loro Francoforte.

Infatti l'attuale politica monetaria della Bce «sta fornendo sostegno e spazio ai governi affinché portino avanti le riforme strutturali necessarie», ha detto Draghi, precisando che «spetta a loro agire individualmente a livello nazionale oppure tutti insieme a livello europeo». Dovessero invece i governi mancare l'opportunità per continuare con le riforme in modo da alzare la produttività, rinnovarsi tecnologicamente e liberalizzare il mercato del lavoro, «la crescita pro-capite del reddito nella zona euro rischia di ristagnare, e potrebbe anche diminuire», ha avvertito l'ex governatore di Bankitalia.

Questo di Madrid è stato l'ultimo intervento pubblico di Draghi questa settimana. L'attesa è ora per la riunione del board Bce dell'8 dicembre prossimo quando il consiglio deciderà se estendere o meno il Qe oltre la scadenza di marzo.
 
 

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