In base all'accordo raggiunto a Nicosia, che dovrà essere ratificato dai Parlamenti dei paesi dell'Ue e dall'Eurogruppo, Cipro riceverà un prestito per 10 miliardi di euro rimborsabile in 12 anni a un tasso d'interesse di circa il 2,5%. La prima tranche, ha riferito il portavoce del governo Christos Stylianides, è attesa per maggio.
Stamani la troika aveva autorizzato la Banca Centrale di Nicosia a sbloccare il 10% del 40% dei depositi non garantiti oggetto del prelievo forzoso per la ristrutturazione del sistema bancario. L'istituto centrale aveva provato, senza riuscirci, a convincere la troika a "scongelare" il restante 40% dei depositi non soggetti al prelievo.
Sarris - che è stato sostituito dal ministro del lavoro Haris Georgiades - ha reso noto di essersi dimesso (con il consenso del governo) poco dopo l'annuncio di una parziale riduzione delle drastiche misure imposte alle banche per il controllo dei movimenti di capitale.
Fra queste, come prevede un decreto ministeriale entrato in vigore oggi, figura l'innalzamento da 5.000 a 25.000 euro del tetto delle transazioni interne per le quali non c'è bisogno dell'approvazione della Banca centrale e la possibilità di staccare assegni per una cifra complessiva di 5.000 euro al mese. Altre restrizioni imposte la scorsa settimana, come il limite di 300 euro per i prelievi dal bancomat e di 1.000 euro in contanti per chi si reca all'estero, sono tuttora in vigore.