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Lo ha sostenuto la funzionaria addetta alla sorveglianza. Intanto si scopre che l'atleta offrì 34mila dollari alla famiglia della fidanzata Reeva Steenkamp dopo averla uccisa, ma i parenti della donna rifiutarono perché non volevano "denaro sporco di sangue"
PRETORIA - Oscar Pistorius non dovrebbe andare in prigione perché sarebbe sicuramente stuprato. Lo ha sostenuto in tribunale la funzionaria addetta alla sorveglianza Anette Vergeer, chiamata a deporre dalla difesa. Le condizioni delle strutture carcerarie in Sudafrica sono infatti tali da esporlo ad abusi, malattie e rischio stupro da parte di altri detenuti, si legge sul sito del britannico Daily Telegraph.
Vergeer, che è l’ultimo teste della difesa, ha inoltre precisato come le prigioni sudafricane non siano attrezzate per detenuti disabili come nel caso di Pistorius. Insomma, per lui sarebbe "estremamente difficile" anche solo potersi muovere, poter camminare sulle sue protesi.
Pistorius offrì dei soldi alla famiglia di Reeve - Nel frattempo si viene a sapere pure che l'atleta offrì 34mila dollari alla famiglia della fidanzata Reeva Steenkamp dopo averla uccisa.
I parenti, tuttavia, rifiutarono il denaro perché "sporco di sangue". A riferirlo,sempre in tribunale, è stato il procuratore Gerrie Nel. Quest'ultimo ha inoltre parlato di altri pagamenti di 550 dollari che Pistorius avrebbe versato mensilmente alla famiglia della donna e che quel denaro è stato restituito in toto.
