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STATI UNITIDahir, il lupo solitario che ha colpito in Minnesota

19.09.16 - 19:29
Un giovane studente universitario americano di origini somale che lavorava part time come guardia privata, con alle spalle solo tre infrazioni stradali minori
Dahir, il lupo solitario che ha colpito in Minnesota
Un giovane studente universitario americano di origini somale che lavorava part time come guardia privata, con alle spalle solo tre infrazioni stradali minori

WASHINGTON - Questo è il profilo di Dahir Adan, 22 anni, l'autore dell'accoltellamento sabato scorso di nove persone in un mall di St.Cloud, Minnesota, invocando Allah e chiedendo ad almeno una delle sue vittime se era musulmano, prima di essere ucciso da un agente fuori servizio.

Un attacco rivendicato dall'Isis e indagato ora dall'Fbi come «possibile attacco terroristico», nell'ipotesi che si tratti di un 'lupo solitario', forse di quelli insospettabili e quindi non prevedibili, non controllabili. Se confermato, sarebbe il primo atto terroristico compiuto su suolo americano con uno zampino somalo.

Per ora gli investigatori sono convinti che abbia agito da solo, ma dopo aver perquisito la sua abitazione stanno scandagliando il suo passato, interrogando amici e conoscenti, esaminando il suo pc, il suo telefonino, i suoi account sui social network. L'obiettivo e' capire se aveva legami diretti con membri dell'Isis o se si era solo lasciato sedurre online dall'ideologia e dalla propaganda del Califfato, che ha invitato a colpire con ogni mezzo gli "infedeli". Non e' ancora chiaro se Dahir si fosse radicalizzato, ma nel caso sarebbe successo in Usa, dove viveva da 15 anni.

In realta' gli investigatori non hanno ancora fornito ufficialmente le sue generalita'. Ad identificarlo e' stato il padre, Akhmed, dopo che la polizia lo aveva informato della sua morte, poche ore dopo che era uscito di casa dicendo di voler acquistare un iPhone 7 al mall locale. Invece era uscito per uccidere, con un coltello da cucina. Il genitore ha riferito che non aveva "alcun sospetto" che suo figlio, nato in Kenya ma di etnia somala, potesse essere coinvolto in attivita' estremiste. Anche il leader della comunita' somala locale, Abdul Kulane, ha assicurato che Dahir non aveva alcuna storia di violenza ed era conosciuto come un allievo brillante dell'Apollo High school e poi della St. Cloud State university, dove pero' non risulta piu' iscritto dallo scorso semestre primaverile. Adam Hammer, portavoce dell' universita', ha riferito che lo studente era focalizzato sui sistemi informatici: c'e' quindi motivo di credere che il giovane sapesse navigare bene sul web, anche tra i siti jihadisti.

Il suo profilo 'underground' ripropone la difficolta' di fronteggiare la minaccia dell'estremismo che cresce in casa, nonostante gli sforzi delle autorita' locali per impedire il reclutamento nelle fila dei terroristi, con il monitoraggio della polizia e la partecipazione dello stato del Minnesota al programma federale per combattere i messaggi radicali. Una nota positiva e' arrivata dalla pronta reazione della comunita' somala locale, che ha condannato con fermezza l'attacco e preso le distanze dall'Isis. Ma il Minnesota ha la piu' grande comunita' somala degli Usa, con circa 40 mila persone. E negli ultimi anni oltre 20 giovani sono partiti per unirsi in Somalia al gruppo terroristico al-Shabab, mentre un'altra decina ha raggiunto i militanti dell'Isis in Siria. Nove persone sono inoltre in attesa di sentenza per aver pianificato di unirsi allo Stato Islamico.

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