AUSTRALIARifugiata si dà fuoco per disperazione

SYDNEY -  Una 21enne di origini somale si è data fuoco all'interno del centro di detenzione e smistamento sull'isola di Nauru (Micronesia). La ragazza, prostrata dal fatto di essere ritornata nella struttura dopo averla abbandonata per una settimana, è in cura presso un ospedale sulla terra ferma e si trova in condizioni critiche.

Si tratta del secondo caso in pochi giorni di questo tipo, domenica un rifugiato iraniano è morto in seguito alle ustioni dopo essersi anche lui immolato alle fiamme.

I casi hanno generato un coro di voci particolarmente critiche riguardanti la politica adottata dall'Australia nei confronti dei rifugiati che ai quali, di fatto, non viene nemmeno fatto toccare il suolo nazionale. I richiedenti, infatti, vengono stipati in strutture di massima sicurezza su degli atolli al largo in attesa del rimpatrio. Centinaia di persone, compresi bambini, vivono in condizioni decisamente disagiate.

Le autorità di Nauru in un comunicato ufficiale si sono dette estremamente dispiaciute che i rifugiati «si spingano a tanto nel tentativo di influenzare la politica migratoria del Governo».