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FRANCIABimba uccisa, "Mi aveva attaccato con una pistola ad acqua"

16.04.15 - 19:35
L'assurda giustificazione del 38enne che ha confessato l'omicidio
Bimba uccisa, "Mi aveva attaccato con una pistola ad acqua"
L'assurda giustificazione del 38enne che ha confessato l'omicidio

PARIGI - Orrore a Calais, la città portuaria nel nord della Francia, per la morte della piccola Chloé, 9 anni, rapita davanti agli occhi della madre in un'area giochi, poi stuprata e uccisa dal sequestratore che ha già confessato tutto azzardando un'assurda giustificazione: "La bimba mi aveva attaccato con una pistola ad acqua".

L'uomo, subito fermato, è un pregiudicato polacco di 38 anni, Zbigniew H., condannato a 6 anni nel 2010 ed espulso dalla Francia dopo ripetuti furti e violenze. "Mi chiedo come potesse ancora girare nel nostro Paese", ha denunciato la madre distrutta.

Tutto è cominciato ieri. La donna stava portando la piccola a lezione di danza quando, dopo essersi fermata con lei in un giardino, ha visto all'improvviso un uomo prendere di peso la figlia, portarla in auto e sparire in pochi istanti. "Hanno preso Chloé! Hanno preso Chloé!", ha gridato, suscitando la mobilitazione immediata degli abitanti del quartiere e delle forze dell'ordine, purtroppo vana.

Trentotto anni, l'uomo è stato fermato poco dopo il barbaro assassinio. "Ha immediatamente riconosciuto la sua implicazione nella morte della bimba", ha riferito oggi il procuratore de Boulogne-sur-Mer, Jean Pierre Valensi, riportando poi la versione rilasciata dal killer durante il fermo.

Agli inquirenti, il criminale recidivo ha spiegato che la bambina aveva cominciato a prenderlo di mira con una pistola ad acqua. "Era giunto ieri mattina con lo scopo di recarsi dalla sorella, in Inghilterra. Nel pomeriggio, stazionava a rue Bossuet per bere una birra, quando una bambina gli si è avvicinata, inzuppandolo con una pistola ad acqua, era Chloé. L'uomo allora l'ha afferrata e costretta a salire sul retro del suo veicolo, prima di fermarsi all'altezza del bosco".

Quello che segue è agghiacciante. Sempre secondo la ricostruzione del procuratore, l'uomo ha "riconosciuto di aver stuprato e ucciso" la bimba. "Dalle prime constatazioni - ha precisato nel racconto - sono emerse tracce di strangolamento e violenze sessuali". Rivolgendosi ai cronisti in una Francia sotto shock, il magistrato è anche tornato sul pesante passato giudiziario del sospetto, già "condannato una prima volta a quattro anni di reclusione dal tribunale di Boulogne-sur-Mer per estorsione, sequestro e furto aggravato, il 4 novembre 2004" e poi una seconda volta il 30 marzo 2010 a sei anni "per fatti simili".

Grazie alle disposizioni sul carcere preventivo, è uscito di cella nel 2014, consegnato immediatamente alle autorità polacche, che ne reclamavano l'estradizione nel quadro di un mandato d'arresto europeo emesso nel 2010, per fatti legati a una vecchia rapina realizzata a Varsavia.

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