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FRANCIAAereo caduto, sempre più veloce contro la montagna

03.04.15 - 21:08
I dati della seconda scatola nera, trovata ieri, non lasciano più dubbi
Aereo caduto, sempre più veloce contro la montagna
I dati della seconda scatola nera, trovata ieri, non lasciano più dubbi

PARIGI - Barricato nel cockpit, il copilota dell'Airbus A320 di Germanwings impostò il pilota automatico su discesa rapida. Poi per tre, quattro volte di seguito modificò i parametri per aumentare la folle picchiata contro la montagna. I dati della seconda scatola nera, trovata ieri, non lasciano più dubbi: l'uomo voleva fare una strage di passeggeri, distruggere l'aereo e uccidersi.

Un'azione deliberata, insistita, rafforzata nonostante il terrore che si era impadronito dei passeggeri e i disperati tentativi del comandante di aprire o sfondare la porta della cabina. Le 150 vittime sono state uccise per un'azione "volontaria", ha confermato il Bea, l'ufficio inchieste e analisi che, alle porte di Parigi, sta studiando la seconda scatola nera dell'incidente del 24 marzo.

Lo studio della prima, trovata il giorno stesso della tragedia, aveva consentito di determinare che il copilota si era chiuso in cabina dall'interno approfittando della momentanea assenza del comandante, impedendo a quest'ultimo di rientrare.

L'analisi della seconda scatola nera, denominata "Flight Data Recorder", conferma la ricostruzione degli ultimi minuti prima dello schianto dell'Airbus contro la parete rocciosa delle Alpi in Alta Provenza. In più, ha consentito di individuare diversi cambiamenti di parametri di volo del pilota automatico che l'uomo aveva innescato dopo essersi chiuso in cabina.

Era vivo e cosciente, operava affinché l'aereo si distruggesse: "a una prima lettura - si legge nel comunicato del Bea - emerge che il pilota ai comandi ha utilizzato il pilota automatico per far scendere l'aereo verso quota 100 piedi poi, a diverse riprese durante la discesa, ha modificato i parametri del pilota automatico per aumentare la velocità dell'aereo in discesa".

I lavori degli esperti sulla seconda scatola nera, ritrovata ieri in un burrone, danneggiata dal fuoco, continuano per "stabilire la successione dei fatti precisi del volo" che avrebbe dovuto collegare Barcellona a Düsseldorf. Il registratore di volo consentirà fra l'altro di stabilire con precisione la velocità dell'aereo, i cambiamenti di altitudine, i giri del motore, i comandi e l'insieme dei dati di pilotaggio.

Le identità delle 150 vittime non sono state ancora confermate. Gli inquirenti hanno ritrovato 2.285 campioni di DNA e isolato 150 diversi profili. Brice Robin, procuratore di Marsiglia che indaga sull'incidente, ha avvertito che potrebbe non trattarsi necessariamente dei Dna di tutti i passeggeri o di tutti i membri d'equipaggio. I lavori di raffronto dureranno 3-5 settimane e cominceranno la settimana prossima.

Intanto, la Procura di Parigi ha aperto un'inchiesta per violazione del segreto professionale per stabilire chi abbia fornito alla stampa le registrazioni degli ultimi istanti all'interno dell'aereo prima dell'incidente, violando la legge francese sul segreto istruttorio. Il "New York Times", in particolare, ha parlato per primo della tesi del suicidio fin dal giorno dopo l'incidente, mentre la procura di Marsiglia e il Bea non avevano detto nulla.

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