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MONDODagli Stati Uniti all'Australia scoppia la protesta negli atenei: oltre 2000 arresti

03.05.24 - 11:01
Gli studenti chiedono che le università rompano i legami accademici con Israele. Anche a Losanna prosegue la mobilitazione
AFP
Fonte Ats ans
Dagli Stati Uniti all'Australia scoppia la protesta negli atenei: oltre 2000 arresti
Gli studenti chiedono che le università rompano i legami accademici con Israele. Anche a Losanna prosegue la mobilitazione

Anche in Australia manifestazioni filo-palestinesi si sono diffuse nei campus universitari di tutto il Paese, con alcuni tafferugli con manifestanti filo-israeliani a Sydney. Lo riportano i media internazionali.

Nelle ultime due settimane gli studenti hanno allestito accampamenti nelle università delle principali città australiane per protestare contro l'offensiva israeliana a Gaza.

Come negli Usa, gli studenti chiedono che le università rompano tutti i legami accademici con Israele e interrompano i partenariati di ricerca con i produttori di armi. Al momento non sono stati effettuati arresti.

Oggi centinaia di manifestanti filo-palestinesi si sono affrontati con una contro-protesta a sostegno di Israele presso l'Università di Sydney, la più antica università australiana. L'Australian Broadcasting Corp (ABC) ha riferito di una rissa tra i gruppi. I sostenitori di entrambe le parti hanno successivamente fatto marcia indietro a causa della forte presenza della polizia.

Negli Stati Uniti - Nelle ultime settimane sono stati arrestati un totale di 2000 studenti statunitensi in varie università del Paese. L'ultimo grande "rastrellamento" risale alla notte tra martedì e mercoledì, in cui sono stati arrestati circa 300 studenti che si erano radunati sul campus dell'Università di California (Ucla).

Anche a Losanna prosegue la mobilitazione - Una decina di studenti pro-palestinesi ha trascorso la scorsa notte in un edificio dell'Università di Losanna (UNIL). L'occupazione, iniziata ieri sera con una cinquantina di persone, prosegue pacificamente.

«Tutto è calmo», ha dichiarato stamane a Keystone-ATS la portavoce dell'UNIL Géraldine Falbriard, ribadendo che l'ateneo prenderà posizione «nei prossimi giorni» sulle richieste degli studenti.

Questi chiedono «il boicottaggio accademico delle istituzioni israeliane e un immediato cessate il fuoco nei territori palestinesi». Si sono impegnati a portare avanti la loro azione in modo pacifico, senza interrompere le lezioni o le attività di ricerca. Da parte sua, l'UNIL ha promesso di non adottare alcuna sanzione accademica.

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