Il commissario Ahmad Chinoy, responsabile dell'Unità di repressione dei crimini violenti (Avcc), ha spiegato che il ragazzo, di nome Mustafa e figlio di un funzionario del Dipartimento delle Dogane, aveva accettato come "amico" nella sua pagina un membro di una banda, dandogli appuntamento all'uscita dalla scuola.
Dopo averlo portato via con la forza, i rapitori avevano chiesto ai genitori un riscatto di 50 milioni di rupie pachistane (quasi 390.000 euro).
Ma stamani un reparto di 'teste di cuoio' della polizia pachistana ha attaccato la casa dove il ragazzo veniva tenuto in ostaggio uccidendo durante un conflitto a fuoco quattro dei rapitori e ferendone un quinto.