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La flotta giapponese attaccò la base alle Hawaii, facendo scendere in guerra il colosso a stelle e strisce
PEARL HARBOR - Il 7 dicembre è una data importante per la storia degli Stati Uniti. In quel del giorno del 1941 il Giappone attaccò la base navale di Pearl Harbor nelle Hawaii, sconcertando un intero Paese e provocando l'ingresso nella Seconda guerra mondiale del colosso a stelle e strisce.
La cronaca del giorno - Cosa successe 75 anni fa è noto, avendo dato spunto a decine di libri e anche a un celebre kolossal hollywoodiano. L'attacco delle forze aeronavali giapponesi fu compiuto la mattina presto e di sorpresa, in assenza di una dichiarazione di guerra, che fu inviata a Washington quando ormai la tragedia era in atto. L'obiettivo era di distruggere la flotta stanziata nel Pacifico, e fu parzialmente raggiunto: gli Stati Uniti impiegarono tempo e preziose energie per ricostituire i mezzi utili a controllare i mari e i cieli di quella vasta regione.
La visita di Abe - Nei giorni scorsi si è tornati a parlare di Pearl Harbor in occasione dell'annuncio della storia visita del premier giapponese Shinzo Abe, che si terrà alla fine di dicembre. È più di un gesto di cortesia fatto per ricambiare il viaggio di Barack Obama a Hiroshima, lo scorso mese di maggio: sarà pure un'occasione per commemorare le vittime, anche se Abe non chiederà scusa per l'attacco. «La visita sarà un'opportunità per dimostrare alle future generazioni la nostra volontà irremovibile di non ripetere gli orrori e le sofferenze della guerra e nello stesso tempo un'opportunità per mostrare la riconciliazione tra Giappone e Stati Uniti», ha spiegato il capo di gabinetto del premier nipponico.
Giorno della memoria - Il presidente Barack Obama ha proclamato il 7 dicembre giorno nazionale in memoria di Pearl Harbor.
«Incoraggio tutti gli americani a osservare questo giorno solenne di ricordo e ad onorare i nostri militari, passati e presenti, con adeguate cerimonie e attività», si legge nel provvedimento firmato dal presidente.
