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CORRISPONDENZA ESTERAQuando un insegnante rischia di impazzire

30.09.15 - 15:12
di Chiara Mari, ieri in Ticino oggi in Brasile
Quando un insegnante rischia di impazzire
di Chiara Mari, ieri in Ticino oggi in Brasile

Immaginatevi una giornata da turista nel centro città di Salvador da Bahia: ricca colazione brasiliana, ore e ore in spiaggia a godere del calore del sole, a ricaricare la pelle con il potere rigeneratore dell’acqua corallina dell’oceano. Momenti di relax sorseggiando deliziosi succhi di frutta freschi, fino al tramonto, ogni giorno unico e irripetibile, che riscuote applausi e lacrime di emozioni della folla che si raduna al faro lungo la spiaggia per contemplare in silenzio questa meraviglia del creato. Sprazzi di cultura con qualche visita ai musei o passeggiate verso il centro storico, dove i capoeristi e i tamburi “olodum” invitano i turisti a muoversi al ritmo afrolatino, sorseggiando una caipirinha e gustando il potere della musica. 

Accanto a questo scenario idilliaco vissuto da molti turisti mi immergo più profondamente nel quotidiano della città e, vivendoci per mesi, scopro un’altra realtà per alcuni più dura. Avvicinandomi al mondo scolastico è un quotidiano ben diverso che si manifesta, che porta per esempio gli insegnanti a scioperare e a scendere in strada contro il governo.

Mentre i turisti si rilassano in spiaggia numerosi insegnanti delle scuole pubbliche si mobilitano per tentare di ottenere il salario che da mesi aspettano e il loro malcontento si propaga fino a far notizia sui quotidiani locali letti anche da noi ... Mi avvicino così alla realtà di due scuole pubbliche di Salvador, dove alcuni insegnanti si mettono a disposizione per discutere in modo anonimo sulle sfide dell’educazione pubblica brasiliana. Tra un caffé e un guaranà, gli insegnanti condividono le gioie e i dolori dell’esercitare questa professione a Salvador. La realtà quotidiana confronta a un’importante carenza a livello di risorse economiche, di infrastrutture e di materiale pedagogico, e appassionare gli allievi in queste condizioni può non sempre rivelarsi evidente. Inoltre, gli insegnanti confessano che la realtà socio economica molto precaria di una parte della popolazione bahiana influisce sul comportamento degli allievi che non è sempre dei più armoniosi e gratificanti da gestire.

Scopro così che questi diversi aspetti fanno sì che la motivazione e l’amore per la professione di insegnante è messa alla prova e che alcuni insegnanti ammettono di soffrire di una mancanza di motivazione quotidiana. A questo proposito, diversi studi sulla realtà nelle scuole pubbliche brasiliane hanno messo in evidenza i problemi di salute mentale che si riflettono in alcuni insegnanti. Non è quindi raro trovare delle classi in cui gli allievi sono improvvisamente dispensati dalle lezioni o aggiunti a un’altra classe perché il professore non se l’è sentita di venire a dare lezione. A volte alcuni insegnanti devono ricorrere a dei medicamenti per dormire sonni sereni e per avere le risorse necessarie per mantenere i nervi saldi. Per quel che riguarda la coordinazione pedagogica gli insegnanti si sentono a volte sprovvisti di risorse e di appoggio. Per alcuni infine, la mancanza di libertà pedagogica e di pianificazione dei programmi scolastici è un’altro aspetto che può smorzare la motivazione.

Tra una risata e l’altra questi diversi aspetti sono ricordati dagli insegnanti, piò o meno chiacchieroni e aperti. Malgrado le difficoltà rivendicano la fierezza e l’orgoglio di lavorare al servizio dell’educazione pubblica, con la missione di emancipazione e di trasmissione della conoscenza liberatrice che l’accompagna. La gratificazione che la relazione con alcuni allievi può dare e il buon clima d’équipe é un’altro aspetto che motiva alcuni insegnanti a proseguire positivi. Commossa per l’apertura e la sincerità delle persone incontrate mi congedo e lascio gli insegnanti al loro quotidiano, che porta alcuni a doversi sbrigare per andare a insegnare in un’altra scuola, talvolta al lato opposto della città.

Mi rendo così conto che dietro l’idillio turistico la realtà bahiana si schiude pian piano mostrando la sua complessità, come un fiore che sboccia progressivamente quando ci sono le condizioni adatte per la crescita...nello stesso modo arrivo alla conclusione che è solamente essendo pronti agli incontri autentici marcati da ascolto e condivisione che un’esperienza da turista si trasforma in un’esperienza di vita marcante. Un’invito quindi per i curiosi e gli appassionati di viaggio che avranno la fortuna di visitare questa terra e questo popolo unico, ad ammirare il tramonto bahiano con occhi attenti e profondi, di condivisione autentica.

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