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CHIASSOLa prima notte di Chiasso Letteraria

04.05.12 - 20:43
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La prima notte di Chiasso Letteraria

CHIASSO - Non una, ma tre lune in terra ad accogliere la settima edizione di Chiasso Letteraria, Festival internazionale di letteratura. La scenografia lunare dello Spazio Officina ha piacevolmente sorpreso il folto e affezionato pubblico, introdotto a questo viaggio nella notte – quasi un’iniziazione - dallo scrittore Giuseppe Scaraffia, intervistato dalla giornalista Rossana Maspero. Francesista, Scaraffia insegna all’Università di Roma La Sapienza dal 1976.

Non potevano mancare i saluti dei politici: Patrizia Pintus a nome del Municipio di Chiasso e Manuele Bertoli, ministro della cultura del cantone Ticino. “Tutto il Municipio sostiene Chiasso Letteraria. Una manifestazione – ha detto Patrizia Pintus – ricca di contenuti di alto valore qualitativo”. Manuele Bertoli, consigliere di Stato, a proposito del tema della notte al centro di questa edizione ha esordito così: “Il buio è una condizione  che conosco bene, che mi avvolge costantemente. Si impara a percepire con altri sensi e con altre modalità. Le immagini che costruiamo dentro di noi con la lettura di un libro, sono così belle! E’ come se le avessimo viste davvero”. Bertoli ha sottolineato la straordinaria importanza della cultura e la necessità di dotare il cantone di una legge sulla cultura in tempi brevi. A fare gli onori di casa, Marco Galli, coordinatore del Comitato di Chiasso Letteraria. “Pensando a un’edizione dedicata alla notte, non potevamo non collegarci a Sharazade, la cantrice delle Mille e una notte. Sharazade  -  ha spiegato Galli – racconta storie per sentirsi viva, per sopravvivere. La sua è stata una forma di resistenza contro la barbarie. La notte, se non sicuro permetterà di interrogarci sul presente”.
 
Ad aprire ufficialmente la manifestazione, dicevamo, Giuseppe Scaraffia intervistato da Rossana Maspero: “Lei sguazza nei miti con il piacere della narrazione”. Con grande abilità, Maspero ha fatto scoprire al pubblico le notti di Scaraffia, abitate da dandy, cortigiane, prostitute, vampiri. “Nella notte – ha detto Scaraffia – i miti si fondono e si separano. E nelle stanze buie dove si liberano le energie, i secoli si specchiano in modo diverso”. Sì, perché se nel Settecento l’amore era più spregiudicato, libertino, considerato una fiammata breve che naturalmente era destinata a spegnersi, nell’Ottocento si legava la passione all’erotismo: insomma non ci poteva essere piacere senza amore. E oggi? Oggi in un mondo che si proclama sessualmente spregiudicato, le prostitute sembrano diventate le ultime streghe. “La verità – ha osservato Scaraffia - è che mai come in questo momento storico di così grande incertezza sociale la fragile identità maschile si sente attratta dalle «donne perdute».

Dopo lo spettacolo di Licia Maglietta dedicato a Wislawa Szymborska, si è aperto lo spazio degli attraversamenti notturni con due esibizioni nel cuore della notte: Anahi Traversi ha interpretato brani di Sallinger di Bernard-Marie Koltès, mentre Alan Alpenfelt ha interpretato brani di Macbeth di William Shakespeare.  

Sabato 5 maggio il festival entra nel fulcro della sua programmazione letteraria con la ricercatrice e docente universitaria Elisabeth Bronfen che presenterà una relazione introduttiva sul tema “Incontri letterari con la notte”, un sapiente excursus sulle frequentazioni della notte da parte della letteratura. Seguiranno: Marcello Fois, scrittore sardo, finalista al Premio Strega, tra i principali interpreti del noir mediterraneo, ma apertosi anche a romanzi che indagano il grande tema della paura per la perdita della memoria collettiva; Antonia Arslan, scrittrice e saggista italiana d’origine armena che nel suo primo e celeberrimo romanzo La masseria delle allodole ha attinto alle memorie familiari per raccontare la tragedia di un popolo “mite e fantasticante” (in un incontro con Renato Martinoni); l’incontro con il poeta e scrittore haitiano James Noël considerato una delle voce maggiori della poesia haitiana e la performance del giovane musicista-poeta ticinese d’adozione Marko Miladinovic (un nome da seguire!); Anna Cuneo, celebre scrittrice svizzera d’origine italiana autrice di fortunati romanzi storici (Il corso del fiume, Il maestro di Garamond); la lectio magistralis “Les nuits et les rêves” di Marc Augé, celebre antropologo francese che da molti anni si dedica alla costruzione di un “antropologia dei mondi contemporanei” e autore della recente etno-fiction “Diario di un senza fissa dimora”;); Qiu Xialong i cui pluripremiati gialli, impostati sulla figura del commissario poeta Chen Cao, svelano i meccanismi della società contemporanea cinese e che ha Chiasso presenterà in anteprima il suo ultimo romanzo La ragazza che danzava per Mao, dove lo scrittore fa i conti anche con il passato maoista della sua nazione d’origine.

Seguiranno cene in noir, attraversamenti notturni, concerti e dj’s set.
 

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