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TAVERNEIo, vagabondo qui in Ticino per aiutare la musica locale

27.06.14 - 08:57
I Nomadi presentano sabato il loro album "Nomadi 50+1". Un modo per sponsorizzare anche le band ticinesi, cui il Tbb rock festival è dedicato
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Io, vagabondo qui in Ticino per aiutare la musica locale
I Nomadi presentano sabato il loro album "Nomadi 50+1". Un modo per sponsorizzare anche le band ticinesi, cui il Tbb rock festival è dedicato

TAVERNE - Unica data svizzera, i Nomadi presentano sabato il loro album “Nomadi 50+1”. Un modo per sponsorizzare anche le band ticinesi, cui il Tbb rock festival è dedicato.

 

Cinque anni dopo, l’idea è diventata grande. Dare un palco alle band del posto, un’occasione per mettersi in mostra, in un evento dove la musica non sia confinata solo al tempo di un paio di sere, ma domini anche il pomeriggio, richiamando giovani e adulti, famiglie e bambini. «A questo servono le bancarelle, i giochi gonfiabili, gli spettacoli di marionette», spiega il presidente di TicinoBands Alexander Schumacher. Ma il miglior richiamo per il pubblico saranno loro: i Nomadi, che sabato si esibiranno a Taverne per presentare il loro album “Nomadi 50+1”, unica data Ticino. «Per la prima volta abbiamo un gruppo di un certo spessore».

 

Alex, l’evento però è dedicato per tradizione alle band locali: i Nomadi cosa c’entrano?

"È vero. Questa ormai è la quinta edizione. Il primo anno è stato a Lodrino, poi abbiamo cambiato location e data. L’idea è nata per promuovere la musica ticinese e dare un palco ai gruppi locali. Ma a che serve dare un palco se davanti non c’è abbastanza pubblico?"

 

Come mai la risposta arriva solo adesso?

"Stiamo crescendo piano piano, un passo alla volta. Dalla prima edizione a oggi, c’è stato un incremento anche di spettatori. Siamo arrivati a 700-800 persone a sera."

 

Quest’anno?

"Speriamo di toccare i 1.500. I Nomadi aiuteranno".

 

Come li avete convinti?

"Li abbiamo conosciuti al Garage music durante una selezione di band emergenti. Hanno voluto darci l’esclusiva: sarà la loro unica data qui. Non è un caso".

 

Difficile fare musica in Ticino?

"Non sempre è facile. C’è spesso una concomitanza di eventi che rubano la scena. Soprattutto è difficile muoversi da soli e trovare pubblico. Noi ci proviamo. Offriamo un palco dove ogni anno si esibiscono musicisti diversi. Stiamo registrando e producendo un album. Stiamo anche cercando di diffondere l’idea della musica che si pratica in Svizzera interna".

 

Cioè?

"La musica non è solo qualcosa da fruire la sera. Bisogna abituare la gente ad andare ai concerti anche il pomeriggio, coinvolgere tutti, fin da bambini. Cominciamo venerdì alle 18, apertura alle 17, ma il sabato l’apertura è a mezzogiorno e si comincia già alle 14. Ci sarà anche un secondo palco con una jam session per riempire gli spazi fra una band e l’altra, tredici in tutto. Si continua fino all’una".

 

Poi?

"Bisogna smettere, per non disturbare. Si fa fatica, la politica rischia di uccidere il divertimento".

 

In programma c’è anche una lotteria con in palio una chitarra elettrica: non è un premio troppo di nicchia?

"Chi la vince la riceverà direttamente dalle mani dei Nomadi. Può interessare?"

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