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STATI UNITILo sbarco della Ferrari a Wall Street è sempre più vicino

23.07.15 - 21:37
L'operazione che separerà il cavallino rampante da Fca "sarà completata nella prima parte del 2016"
Lo sbarco della Ferrari a Wall Street è sempre più vicino
L'operazione che separerà il cavallino rampante da Fca "sarà completata nella prima parte del 2016"

Lo sbarco della Ferrari a Wall Street è sempre più vicino. La documentazione relativa all'offerta pubblica iniziale (Ipo) delle azioni ordinarie attualmente detenute da Fiat Chrysler Automobiles (Fca) è stata depositata presso la Sec, l'organo di controllo della Borsa americana, che dovrà ora valutarla e dare il via libera. Nessuna indicazione precisa sui tempi, ma l'operazione che separerà Ferrari da Fca "sarà completata nella prima parte del 2016".Anche il Cavallino avrà una holding olandese e, oltre a quella negli Usa, non è esclusa una successiva quotazione anche a Piazza Affari. La residenza fiscale resterà invece in Italia, dove la casa di Maranello "pagherà le tasse sui propri redditi come fanno oggi tutte le società fiscalmente residenti in Italia", non sarà spostato personale né ridotta l'occupazione o le attività attualmente condotte da Ferrari in Italia. Sergio Marchionne manterrà la presidenza, Amedeo Felisa resterà Ceo.

I dettagli dell'operazione di Ipo, alla quale stanno lavorando UBS Investment Bank, Bank of America, Merrill Lynch e Banco Santander come "joint bookrunners" dell'offerta e UBS Investment Bank nel ruolo di Global Coordinator, non sono ancora noti. Non si conosce l'esatto numero delle azioni ordinarie oggetto dell'offerta, ma si sa già che la quota da collocare non supererà il 10% del capitale della Rossa. Marchionne ha indicato come valore stimato per tutta la società una cifra non inferiore ai 10 miliardi di euro: questo vuol dire che almeno un miliardo di euro entrerà nelle casse di Fca e darà una mano per abbattere il debito del gruppo.

Dopo l'offerta pubblica - si legge nel documento inviato alla Sec - Exor avrà il 24% del Cavallino Rampante, Piero Ferrari manterrà la sua quota del 10%, mentre il 66% circa sarà detenuto dagli azionisti attuali di Fca e da quelli che acquisteranno le azioni durante il collocamento. Anche in questo caso però sarà valido il sistema di voto multiplo previsto dalla normativa olandese: la holding degli Agnelli quindi potrà mantenere con Piero Ferrari il controllo della società.

Nel documento presentato alla Sec, Fca ricorda che nel 2014 Ferrari, le cui performance sono collegate anche ai risultati conseguiti in Formula 1, ha consegnato 7'255 automobili, ha realizzato ricavi per 2,76 miliardi di euro e un utile netto di 265 milioni.

 

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