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SVIZZERALingue alle elementari, il governo ha due possibilità per agire

17.09.14 - 17:27
Lingue alle elementari, il governo ha due possibilità per agire

BERNA - Il consigliere federale Alain Berset non intende sacrificare l'insegnamento di una seconda lingua nazionale alla scuola elementare a vantaggio dell'inglese. Se necessario, ha avvertito alla metà di giugno, il governo interverrà. Il Consiglio federale dispone di due alternative per agire, si legge nella risposta a un'interpellanza inoltrata in marzo dal presidente del partito socialista e consigliere agli Stati, Christian Levrat.

 

In primo luogo potrebbe far leva sull'articolo 48a della Costituzione, approvato a larga maggioranza (85,6%) in votazione popolare nel 2006. Esso prevede che tutti i cantoni hanno l'obbligo di insegnare, sin dalla scuola elementare, due lingue straniere, di cui una nazionale, e ciò per incoraggiare la comprensione fra le comunità linguistiche del paese.

 

La Confederazione potrebbe tuttavia intervenire solo su richiesta dei cantoni interessati redigendo per esempio una dichiarazione di forza obbligatoria del concordato HarmoS sotto forma di decreto federale. Quest'ultimo dovrebbe ottenere l'avallo del parlamento e contro di esso potrebbe essere presentato un referendum.

 

La seconda variante consisterebbe nel rafforzamento della legge sulle lingue. Anch'esso però dovrebbe passare al vaglio delle Camere federali e ottenere il via libera dal popolo in caso di referendum. Il dibattito è destinato a protrarsi, visto che i cantoni stanno portando avanti un processo di armonizzazione importante, rileva il governo. Un bilancio è previsto nel 2015.

 

Ats

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