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SUDAFRICAGiovedì si deciderà la sorte di Pistorius

09.09.14 - 12:02
La lettura della sentenza dovrebbe durare per ore o addirittura uno, due, forse tre giorni
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Giovedì si deciderà la sorte di Pistorius
La lettura della sentenza dovrebbe durare per ore o addirittura uno, due, forse tre giorni

PRETORIA - Oscar Pistorius ha intenzionalmente ucciso la sua fidanzata nel 2013? Sono innumerevoli le speculazioni al riguardo. Ma sull'argomento, questa settimana, conterà un unico parere, quello del giudice sudafricano che deciderà un verdetto dopo sei mesi di processo ultra-mediatizzato.

L'udienza riprenderà giovedì alle 9:30 (07:30 GMT), in presenza del campione portatore di handicap 27enne, idolo e modello per milioni di giovani, corteggiato come un principe prima dell'omicidio che ha concluso la sua carriera. La lettura della sentenza dovrebbe durare per ore o addirittura uno, due, forse tre giorni. La decisione sarà annunciata circa un mese più tardi.

Non nega di aver sparato - La giudice Thokozile Masipa "deve rivedere il tutto per evitare che qualcosa possa fornire materiale per ricorrere in appello", spiega l'avvocato David Dadic. "Sarà difficile che non risulti colpevole di nulla".

Infatti, l'atleta sudafricano non ha mai negato di aver aperto il fuoco durante la notte del dramma. Il tutto si è svolto quel maledetto 14 febbraio 2013, giorno di San Valentino, nella casa che Pistorius ha dovuto vendere per pagare il suo processo.

Quattro colpi – L’atleta ha sparato quattro volte alla porta della toilette della stanza da bagno con una pistola carica dalla quale non si separava mai, nemmeno quando andava a dormire. Reeva Steenkamp, sua fidanzata e vittima, stava trascorrendo la notte da lui. Si conoscevano da tre mesi.

Unico testimone sopravvissuto, Pistorius giustifica l'accaduto affermando di aver fatto un "errore" nel credere si trattasse dell'intrusione di un ladro. Come accadde a Rudi Visagie, giocatore dello Springbok che uccise la figlia pensando fosse un ladro di automobili. Il caso, nel 2004, aveva suscitato scalpore in Sudafrica. Ma la giustizia aveva lasciato cadere le accuse contro rugbista considerata la sofferenza provata per la perdita della figlia.

"Non ho avuto tempo per pensare" - Per Pistorius la paura di un'intrusione è comprensibile in un paese con alto tasso di criminalità. Lui stesso ha ammesso: "Non ho avuto tempo per pensare. Ho sentito il rumore, ho pensato che qualcuno era venuto per farmi del male, così ho sparato". Le indagini, tuttavia, hanno scoperto che l'atleta aveva compiuto altre infrazioni alla legge sul porto d'armi, prima del delitto. Per non parlare dei vicini che, nella notte in cui morì la ragazza, avevano sentito delle grida.

Temperamento instabile - Affascinante e sorridente sulle copertine delle riviste di tutto il mondo, Pistorius nascondeva un temperamento instabile, per il quale si lasciava andare spesso in sproloqui e attacchi di rabbia.

"(...) Il giudice non avrà altra scelta che ammettere che l'imputato sapeva che la vittima era in bagno, e ha sparato quattro volte con l'intenzione di ucciderla", aveva avanzato l'accusa nella sua requisitoria di agosto.

Non può sfuggire a una condanna - Anche se il giudice dovesse accettare la tesi di Pistorius, "l'imputato non può sfuggire a una condanna per omicidio colposo," ha insistito ancora l'accusa che, in ogni caso, non crede alla versione dell'atleta.

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