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ITALIAGianluca Grignani: "Niente rabbia, voglio serenità"

09.09.14 - 07:03
Il cantante si racconta alla vigilia del lancio della sua nuova raccolta, "A volte esagero"
Cover Media
Gianluca Grignani: "Niente rabbia, voglio serenità"
Il cantante si racconta alla vigilia del lancio della sua nuova raccolta, "A volte esagero"

MILANO - Esce domani, martedì 9 settembre, il nuovo album di Gianluca Grignani, «A volte esagero», forse il più biografico in 20 anni di musica. «Ora sono uscito dalla gabbia dorata nella quale giocoforza vivono tanti artisti», ha affermato in un’intervista su Il Giornale, parlando del suo percorso personale e artistico. «Mi ha dato una scossa il riascolto di “Working class hero” di John Lennon – ha rivelato -: mi ha aiutato a dire ciò che difficilmente si ha il coraggio di dire».

Come, per esempio, che «esser famosi è già fuori moda», verso contenuto nel brano «Non voglio essere un fenomeno». «Essere famosi è diventato quasi un obbligo e ormai mi sono stancato di scrivere le solite canzonette con gli accordi giusti e le parole giuste – ha proseguito -. E mi annoia anche chi pensa che per esprimere i concetti giusti si debba imbracciare la rabbia. Io voglio una rivoluzione serena».

Il cantante si è ormai lasciato alle spalle la vicenda di Riccione, dove a metà luglio è stato fermato dai Carabinieri per violenza e resistenza a pubblico ufficiale (il 16 settembre ne discuterà in tribunale). «Di questa questione ormai in famiglia ne ridiamo: era un periodo stressante, quella sera avevo sbevazzato con gli amici e poi a casa ho scoperto di aver finito lo Xanax che prendo per un'ansia così forte da farmi calare addirittura la vista – ha ammesso -. Ho fatto chiamare un amico carabiniere perché non volevo che la gente mi vedesse in quella situazione. Lui non c'era, sono arrivati i suoi colleghi, mi sono dimenato e uno di loro è caduto per terra. Gli ho chiesto scusa tantissime volte. Poi in ospedale, sono stati tutti gentilissimi, ma io volevo parlare con mia moglie e i miei figli, per questo non mi calmavo».

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