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SVIZZERASesso con il ricatto video, sanzioni più severe

29.08.14 - 12:34
Lo ha stabilito il Tribunale federale in una sentenza pubblicata oggi
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Sesso con il ricatto video, sanzioni più severe
Lo ha stabilito il Tribunale federale in una sentenza pubblicata oggi

BERNA - Due uomini che avevano costretto una ragazza di 17 anni a rapporti sessuali dopo averla minacciata di divulgare un video a luci rosse compromettente dovranno essere rigiudicati nel canton Lucerna e puniti più severamente, non per semplice coazione soltanto ma per coazione sessuale e violenza carnale. Lo ha stabilito il Tribunale federale (TF) in una sentenza pubblicata oggi.

I fatti risalgono al gennaio 2009. I due uomini hanno chiesto alla ragazza, che conoscevano e con la quale chattavano, di recarsi al loro domicilio per fare sesso, minacciandola, se avesse rifiutato, di diffondere un video nel quale la si vedeva soddisfare oralmente uno di loro, con cui aveva avuto una relazione. Messa sotto forte pressione, l'adolescente ha finito per accettare.

Nel giugno 2013, il Tribunale cantonale di Lucerna ha condannato i ricattatori a due anni e mezzo di carcere, in parte con la condizionale, dopo averli riconosciuti colpevoli di coazione. Chiamato ad esprimersi su un ricorso, il TF obbliga ora la giustizia lucernese a rivedere il suo giudizio e a condannare i due per coazione sessuale e violenza carnale.

Nella loro sentenza i supremi giudici di Losanna rilevano che le foto e i video compromettenti diffusi via internet possono avere effetti devastanti, in particolare se la vittima è all'inizio della sua carriera professionale, come era il caso per la ragazza in questione.

La giovane - sottolinea ancora il TF - non aveva ancora la maturità che le avrebbe permesso di opporsi all'odioso ricatto. A suo avviso è sbagliato dire che avrebbe semplicemente potuto informare la polizia. Ciò avrebbe infatti significato non solo raccontare tutto agli agenti, ma anche informare i genitori.

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