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Credit Suisse smentisce il Wall Street Journal La banca elvetica conferma di non aver "mai distribuito o venduto" titoli delle società veicolo del Banco Espirito Santo
BERNA - Il Credit Suisse non ha "mai distribuito o venduto" titoli delle società veicolo del Banco Espirito Santo (BES). Lo afferma la banca elvetica in una presa di posizione odierna dopo che in un articolo apparso nella sua edizione di ieri il "Wall Street Journal" non aveva perlomeno escluso un coinvolgimento.
Il giornale aveva scritto che il Credit Suisse sarebbe stato incaricato dal Gruppo Espirito Santo di raggruppare titoli emessi da veicoli d'investimento offshore poi venduti a investitori ignari dei debiti legati a tali strumenti. Queste società sarebbero state utilizzate come meccanismo per il finanziamento della famiglia proprietaria del gruppo. Secondo il "Wall Street Journal" non è tuttavia chiaro se la seconda banca svizzera abbia anche venduto tali titoli.
Ora il Credit Suisse scrive di aver solo sviluppato tali veicoli su richiesta del BES, di aver svolto un ruolo di "broker" e di aver partecipato nell'emissione dei titoli, avvenuta - ad eccezione di due casi - prima della crisi finanziaria.
Ma "in nessun momento" ha fornito consulenza, distribuito o venduto simili titoli a clienti del BES, né privati né istituzionali. Nel suo portafoglio la banca non ha inoltre nessun rischio di mercato o di credito in relazione a tali strumenti. E non sa nemmeno a chi siano stati distribuiti i titoli dopo l'emissione.
A inizio mese era stato annunciato che lo Stato portoghese inietterà fino a 4,9 miliardi di euro nel BES, messo in difficoltà dai problemi finanziari della famiglia proprietaria.
ats
