Cerca e trova immobili
Quegli istituti che utilizzano denominazioni di istituti universitari dovranno rinunciarvi
LUGANO - Dal 31 maggio gli istituti che attualmente utilizzano titoli come "università, accademia, politecnico, alta scuola, ed altre denominazioni affini" non potranno più utilizzarli. Fanno eccezione, oltre ovviamente all'USI e alla SUPSI, la Facoltà di Teologia e il Franklin University Switzerland.
L'obbligo fa seguito a quanto deciso dal Tribunale federale il 22 maggio scorso. Come infatti comunica il Cantone, nello specifico il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport, il Tribunale ha negato l’effetto sospensivo richiesto da un istituto privato nell’ambito del ricorso contro la recente modifica della Legge sull’Università della Svizzera italiana, sulla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana e sugli Istituti di ricerca. La modifica legislativa entrata in vigore il 1. marzo 2014 protegge infatti le denominazioni degli istituti universitari e sottopone il loro impiego ad un nuovo regime autorizzativo.
Essendo stato negato l’effetto sospensivo al ricorso, in base alle norme transitorie, l’autorizzazione concessa in passato agli istituti che utilizzano tali denominazioni scadrà formalmente il 31 maggio prossimo. Nelle prossime settimane tali istituti saranno contattati ed invitati a regolarizzare la loro posizione.
Gli istituti interessati sarebbero otto, tra cui quelli più noti, come Ludes e Issea di Lugano. Cosa accadrà? Gli istituti dal 31 maggio non potranno più utilizzare le denominazioni attuali come lo hanno fatto finora, in quanto quelle denominazioni decadono. In caso dovessero continuare a chiamarsi con quelle denominazioni, il Cantone prenderà provvedimenti. La strada quindi è quella di rinunciare intanto alle denominazioni e, eventualmente, cambiare il nome, oppure avviare una procedura di accreditamento presso un ente federale per chiedere di essere riconosciuto come ente universitario. Solo se ci sarà l'entrata in materia dell'ente di accreditamento preposto, il Cantone potrà rilasciare un'autorizzazione provvisoria all'istituto, che durerà al massimo due anni, in attesa dell'esito finale della procedura di accreditamento.
