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TICINOL'etichettatore Callisto

04.05.12 - 10:00
Morale, moralizzatori e significato
FL (archivio)
L'etichettatore Callisto
Morale, moralizzatori e significato

Padre Callisto Calderari ogni domenica sull’ultima pagina del domenicale "Il Caffè" pubblica un articoletto dal titolo etic(hett)a dove affronta i temi più disparati in maniera, a mio modo di vedere,  non sempre lucidissima dando giudizi etici, come suggerisce il titolo della rubrica. Ultimamente lo si ritrova spesso sulle pagine dei giornali per la sua adesione al movimento "Bel Ticino", movimento politico di protesta contro i metodi leghisti. Lo stesso Padre Callisto si é cimentato nella creazione del falso 10 minuti (alias 5 minuti, ma di questo passo tra cinque, dieci e venti facciamo notte…) nel quale si utilizzavano i tanto odiati metodi leghisti per denigrare gli aderenti alla Lega dei Ticinesi.

Non sono un ragazzo «di Chiesa», in quanto ateo, né un esperto di teologia ma sono piuttosto convinto che tale operazione non sia propriamente conforme alla Legge Divina. Nella scorsa settimana apprendo che il signor Calderali è entrato nel CdA del AC Bellinzona con il ruolo di «educatore all’etica sportiva» dei giocatori, operazione che di per sé trovo molto utile, nonostante i dubbi che ripongo nell’individuo scelto. Non capisco quindi con quale autorità (probabilmente divina) il signor Calderali si sia autopromosso a custode dell’etica, in un’interpretazione del tutto personale della stessa. 

Pochi giorno dopo leggo un intervista sul portale Ticinonews dove si chiede al neoconsigliere dell’ACB di commentare l’episodio che ha visti coinvolti l’allenatore della Fiorentina (Rossi) e un giocatore della stessa squadra (Ljajic). Per chi avesse perso l’episodio lo riassumo telegraficamemte : Ljajic viene sostituito durante la partita, tornando alla panchina apostrofa qualcosa a Rossi con gesti sarcastici, Rossi lo prende letteralmente a sberle. Dopo un primo commento di squalifica dei mezzi usati (condivisibile in parte, in quanto non conosciamo le parole usate dal giocatore) Padre Callisto, facendo capo a tutta l’etica a sua disposizione, etichetta (senza parentesi) Rossi come razzista perche : "Il giocatore è anche uno straniero, se non mi sbaglio un serbo. L’allenatore doveva dare una dimostrazione di non razzismo. Invece ha dimostrato di essere in cuor suo un razzista". Il ragionamento risulta paradossalmente…razzista, dato che condanna qualcuno per la sua etnia. Si evince però che chi ha le idee confuse su certi temi è proprio chi si erge a paladino degli stessi; etichettando (senza parentesi) chi si comporta in modo non conforme alle proprie idee.

Leggendo i giornali mi sembra che le parole più inflazionate di questi tempi siano etica, morale e razzismo. Quest’abitudine all’uso di termini impropri porta inevitabilmente alla perdita di valore delle parole stesse. Padre Callisto (ma non solo) fomenta "l’assenza di valori" di cui la nostra società sembra attualmente soffrire, pensando di combatterla.

Concludo dichiarandomi convinto della buona fede con cui Padre Callisto Calderali agisce, mi permetto però di consigliarli un po’ meno Fede e un po’ più di logica quando esprime le sue opinioni.

 

Riccardo Galfetti, Ponte Tresa

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