Orlando Del Don, candidato UDC, sulla sicurezza interna e e frontiere cantonali
La situazione alle nostre frontiere, con la crisi in corso in Nordafrica, si sta facendo sempre più problematica e urgente. L’arrivo in massa di clandestini, la cui identità e le cui motivazioni reali non sono verificabili, rappresenteranno un grosso problema, non solo per il Ticino e per la Svizzera, naturalmente.
L’Unione Europea, come era prevedibile - nella sua oramai risibile rappresentazione di inerzia ed incapacità - non è assolutamente in grado di gestire il problema. Anzi, peggio ancora, lo sta scaricando vergognosamente sui paesi di primo approdo di tutti questi clandestini: l’Italia e, subito dopo, la Svizzera attraverso il Canton Ticino. È, questa, un’emergenza internazionale, ma sembra che a molti esponenti politici nostrani ciò non interessi molto o non siano in grado – addirittura – di coglierne la portata e la drammaticità per la realtà della nostra popolazione. Un’emergenza e un dramma annunciati. A meno che ora, finalmente, i volti nuovi della politica che usciranno dalle urne il prossimo 10 aprile prendano seriamente a cuore il problema in tempi brevi.