Cerca e trova immobili

PATTINAGGIO ARTISTICOSi chiude un'ottima prima parte di stagione per i colori ticinesi

28.12.10 - 17:15
Con l'organizzazione del Trofeo Ticino a Biasca e lo svolgimento del Campionato svizzero élite si è chiuso un buon 2010 che da gennaio farà spazio ai campionati nazionali per tutti i ragazzi
None
Si chiude un'ottima prima parte di stagione per i colori ticinesi
Con l'organizzazione del Trofeo Ticino a Biasca e lo svolgimento del Campionato svizzero élite si è chiuso un buon 2010 che da gennaio farà spazio ai campionati nazionali per tutti i ragazzi
SPORT: Risultati e classifiche

Con l’organizzazione del Trofeo Ticino a Biasca agli inizi di dicembre e lo svolgimento del recente Campionato svizzero élite, può definirsi concluso il primo scorcio di stagione degli atleti ticinesi che si dedicano al pattinaggio artistico. È l’occasione dunque per tracciare un bilancio del lavoro svolto nell’ambito della Federazione ed illustrare le prospettive dei nostri ragazzi, che da gennaio affronteranno i campionati nazionali nelle varie categorie giovanili.

“La Federazione Ticinese di Pattinaggio conta un migliaio di aderenti, 32 dei quali formano la Selezione Ticino, che abbiamo creato nel 2005 con lo scopo di riunire in una formazione comune sul e fuori ghiaccio gli atleti dei club partecipanti ai campionati svizzeri. Allora si costruiva il primo scalino di una piramide secondo le direttive dell'Unione Svizzera di Pattinaggio e di Swiss Olympic”, ha dichiarato la presidente della Federazione, dottoressa Francesca Casellini Ghiringhelli.

“Nel 2007 la FTP consolidava la sua Selezione aggiungendo un secondo scalino alla piramide con quattro atleti della FTP che riempivano i criteri d'appartenenza al quadro nazionale-regionale e possedevano la carta regionale di Swiss Olympic. Oggi abbiamo 17 atleti inseriti nel primo scalino, sette nel secondo, mentre nel frattempo se n’è aggiunto un terzo con la promozione di Carlo Röthlisberger nei quadri nazionali juniores”, ha precisato la presidente, che per quanto concerne una valutazione del lavoro a livello di Selezione Ticino lascia spazio al commissario tecnico Jolanda Gabella. “Sin dalla nascita, la Selezione è retta dalla signora Gabella, che si avvale della collaborazione di Joy Blazek come delegato tecnico e di una valida schiera di insegnanti”, ha concluso la presidente.

Jolanda Gabella qual è dunque il bilancio tecnico della prima parte della stagione concernente i risultati ottenuti dai ragazzi della Selezione?
“Ho potuto verificare che i nostri ragazzi si sono difesi bene in confronto al resto della Svizzera in ogni categoria. La constatazione che dietro i grandi, dei quali si conosce il valore, abbiamo un gruppo di giovanissimi capaci di lottare ad armi pari coi coetanei d’oltre Gottardo mi lascia tranquilla: vuol dire che il ricambio generazionale è assicurato e ciò non è sempre il caso. Succede, infatti, che ci siano buone annate seguite da un vuoto che non dipende solo dal lavoro svolto nei club, ma semplicemente dalla mancanza di veri talenti per alcuni anni. Andrebbe poi fatto un discorso a parte per la categoria Juniores femminile, dove quest’anno sono cambiate le regole d’accesso ai Campionati svizzeri. Sulla base dei personal best da stabilirsi entro il 10 dicembre, venivano ammesse le migliori trenta della Svizzera e il Ticino è riuscito a qualificare quattro ragazze, mentre una quinta è riserva, avendo ottenuto il 32. PB. Si tratta quindi di un ottimo risultato”.

Ora i Campionati svizzeri si avvicinano: quali sono gli obiettivi che lei ha posto ai suoi ragazzi?
“Portiamo ai Nazionali una ragazza negli élite, uno juniores tra i maschi, quattro tra le ragazze, due cadette U15 e due U14, otto Speranze tra le ragazze, due tra i maschi e ben 13 Mini. Di questi 33 atleti, 25 fanno parte della Selezione Ticino, mentre gli altri si sono chiamati fuori per ragioni personali, forse perché i carichi di lavoro, obbligatorio, sono notevoli. Per le juniores, come detto, l’obiettivo principale era qualificarsi. Adesso si tratta di portarne qualcuna tra le prime dieci. Gli altri invece non sono passati tramite le qualificazioni e, visti i risultati stagionali, possiamo dire che abbiamo diverse carte da giocare per il podio. Non mi piace fare nomi per non mettere inutilmente pressione e non escludere qualcuno, ma devo dire che Neiger, Agliani, Prato, Marsetti e Schupp, Gianocca e Clara Pestoni hanno conseguito finora diversi ottimi risultati e possono coltivare grandi ambizioni. Ulteriore obiettivo della stagione è poi quello di partecipare con Carlo Roethlisberger ai Giochi olimpici della gioventù 2011”.

Più in generale può spiegarci che tipo di attività viene svolta durante la stagione con i ragazzi?
“Da qualche anno abbiamo diversificato il lavoro. Nei mesi estivi privilegiamo la preparazione atletica visto che da aprile non c’è più ghiaccio in Ticino. Da agosto a gennaio intensifichiamo la preparazione alle gare con un lavoro specifico sui components (la seconda nota dei programmi) quali l’interpretazione e la performance, con la signora Manuela Rigo. Inoltre i ragazzi seguono un corso di “Connessione corpo-mente” durante il quale imparano tecnica del rilassamento e di concentrazione. Ma aiutiamo e consigliamo i ragazzi anche nel controllo dei loro programmi e d’estate organizziamo una settimana sul ghiaccio per curare l’uno o l’altro dei componenti di un programma. Il lavoro tecnico sui salti invece viene affidato ai club, visto che deve essere seguito quotidianamente”.

Quali frutti sta dando il Centro di formazione istituito la passata stagione? Come e chi vi lavora?
“Ad un certo livello lo sportivo in Svizzera si trova confrontato con le difficoltà di conciliare allenamento e scuola. Col Centro di formazione è nato un dialogo fra le due componenti che permette un primo passo a livello di collaborazione. Quest’anno noi abbiamo ottenuto otto mezze giornate di congedo sull’arco dell’anno scolastico a favore dell’allenamento per 5 talenti che frequentano la scuola media. Grazie alla disponibilità di Ivo Robbiani e Amedeo Rondelli, è nato anche un progetto di collaborazione fra scuola superiore (e professori di educazione fisica) con il nostro preparatore atletico e responsabile del centro Igor Maggini, che potrebbe dare i suoi frutti a partire dal prossimo anno. Il riconoscimento avvenuto nel 2009 quale centro di formazione è stato un primo passo per la collaborazione con i responsabili del DECS nell’intento di ottimizzare l’attività sportiva e la formazione scolastica.Il nostro centro di formazione ha esigenze diverse da quelle degli altri centri del cantone: penso in particolare alla mancanza di ghiaccio in Ticino, al costo del ghiaccio ed alla età diversa per entrare nei circuiti internazionali”.

Foto d'apertura: FTP

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE