Completamente rinnovata, la compatta bavarese piace dove e come aveva fatto la precedente, migliorando. Tanto che le piccole pecche passano in secondo piano: la concorrenza è avvertita.
ACQUISIZIONI - Pur non essendo la vettura più venduta dalla BMW, la Serie 1 ha svolto un ruolo di fondamentale importanza all’interno della gamma poiché il 70% dei suoi acquirenti guidavano vetture di altri marchi. Si può dire che l’ingresso della casa bavarese nel settore delle medie compatte è stato accolto positivamente e il successo é diventato immediato, nonostante sul fronte della concorrenza entrò direttamente in guerra con quell’Audi A3 che pur riuscendo a primeggiare in determinati campi non poteva eguagliare su uno specifico campo da gioco: il divertimento di guida.
LA “POSTERIORE” NON FA PIÙ PAURA - Il suo segreto per primeggiare in questo campo era principalmente uno: la trazione posteriore. Garante di ottimo bilanciamento dei pesi, maggiore maneggevolezza e uno sterzo “libero” da forze esterne, la ricetta è stata mantenuta tale anche con questa nuova generazione siglata F20. Contrariamente a quanto si potrebbe presagire la sua guida è però molto facile, molto più che in passato. Si è lavorato talmente tanto al capitolo dinamicità che la vettura tra una curva all’altra sembra quasi stare sui binari, neutra, con sovrasterzi praticamente nulli anche quando l’acceleratore è a tavoletta. D’accordo, i 184 cavalli della nostra motorizzazione Diesel non sono molti per farla scodare (cosa che è comunque possibile, volendo), tuttavia anche chi ha poca dimestichezza con questo tipo di schema si troverà subito a suo agio. Una cosa che sicuramente attirerà verso i concessionari del marchio ulteriori clienti. Di rilevo anche il debutto del cambio automatico a 8 rapporti, che appena si aumenta il ritmo invoglia ad usare le palette poste dietro il volante, il che la dice lunga sulle sua piacevolezza d’uso.
COMFORT DA PRIMATO - Dicevamo dell’ottima dinamica di marcia, che è sottolineata da un inserimento veloce e uno sterzo che trasmette una buona quantità d’informazioni, ma un grande passo avanti lo si vede anche nel comfort di marcia. Silenziosità, sedili ben conformati e un assetto ben calibrato danno la sensazione di essere a bordo di una vettura proveniente da qualche segmento più in alto, e a questo contribuisce anche il selettore delle impostazioni di guida (si serie!) che da il meglio di se con le sospensioni adattive. Oltra alla modalità Comfort e Sport (anche Sport+ nel nostro caso) c’è la modalità “Eco Pro”. Se addirittura gli ottimi 6 L / 100 km registrati durante la prova vi sembrano troppi nonostante le ottime prestazioni, selezionando quest’ultima modalità viene favorita una guida particolarmente efficiente, tanto che i km “guadagnati” vengono riportati sul computer di bordo.
PERSONALIZZAZIONI A TEMA - Particolare importanza è stata inoltre data alla personalizzazione dei vari allestimenti, come la “Sport” della nostra prova. Esternamente significa avere parecchi dettagli in nero lucido (specchietti, paraurti, calandra), scarico nero/cromato e cerchi in lega specifici (non presenti sul nostro esemplare a causa degli pneumatici invernali), mentre all’interno si notano sedili sportivi, cuciture rosse, modanature dedicate e piccoli ma significativi miglioramenti che impreziosiscono l’abitacolo. L’assemblaggio è ai massimi livelli non solo in relazione alla categoria d’appartenenza; con la generazione uscente si notano inoltre somiglianze nel Layout dei comandi e nei materiali, dove questi ultimi sono buon livello anche se in alcuni dettagli non raggiungono proprio al 100% delle aspettative. È però vero che l’ambiente che si respira in generale all’interno della nuova Serie 1 è tale da farli passare in secondo piano.
QUELLE GAMBE DI TROPPO - Una cosa che però non passa in secondo piano è ancora una volta quella che era e che rimane il suo più grande difetto: la mancanza di spazio per i passeggeri posteriori. Pur avendo aumentato dimensioni e passo rimane inferiore a quello della concorrenza diretta. Meno male che chi guida può contare su una regolazione di guida praticamente perfetta e i passeggeri anteriori dispongono di uno spazio adeguato, così come il bagagliaio che sta nella media della categoria.
LA CONCORRENZA ARRIVA - Una fonte di iniziale scetticismo era anche la parte estetica, il cui frontale non convinceva per i fari molto distanti dal centro e il posteriore sembrava essere un po' anonimo con, inoltre, i gruppi ottici che ricordavano la VW Polo. Dopo averla guardata un po’ la Serie 1 inizia a piacere anche con le linee tese, dove a darle carattere ci pensa l’aggressività dei gruppi ottici anteriori e il cofano molto lungo. Un po’ come la precedente, la nuova forse avrà bisogno un po’ di tempo per essere apprezzata anche dal punto di vista estetico, ma considerando unicamente i contenuti ci è apparso molto chiaro che la nuova Audi A3, prevista per l’anno prossimo, si scontrerà con una concorrente piuttosto tosta.
Modello | BMW Serie 1 |
Versione | 120d Sport |
Motore | 4 cilindri in linea, Diesel, turbo |
Cilindrata | 1'995 cc |
Potenza | 184 cv @ 4'000 giri/min. |
Coppia | 380 Nm @ 1'750-2'750 giri/min. |
Potenza specifica | 92 cv / litro |
Trasmissione | Cambio automatico a 8 rapporti, trazione posteriore |
Ruote | 205/55 R16, Bridgestone Blizzak LM-35 |
Dimensioni (lungh./largh./alt.) | 4,32 / 1.42 / 1,77 |
Massa a vuoto | 1440 kg |
Rapporto peso/potenza | 7,83 kg/cv |
Accelerazione 0-100 km/h | 7,3 secondi (dichiarato) |
Velocità massima | 228 km/h (dichiarato) |
Consumo misto | 4,6 L / 100 km |
Prezzo base | 43'600 CHF |
Prezzo vettura provata | 69'670 CHF |