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EUROPALa parola alle urne, tra crisi e speranze

06.05.12 - 09:19
In alcuni Paesi oggi si va votare a livello amministrativo o politico. Occhi puntati specialmente su Francia e Grecia
Foto Keystone / AP Aaron Favila
La parola alle urne, tra crisi e speranze
In alcuni Paesi oggi si va votare a livello amministrativo o politico. Occhi puntati specialmente su Francia e Grecia

LUGANO - E' una domenica elettorale particolarmente importante quella che si sta svolgendo oggi. Tra elezioni politiche e rinnovi delle amministrazioni comunali, sono molti milioni i cittadini chiamati al voto in varie nazioni europee e anche in Medio Oriente.

Francia - La tornata elettorale seguita con maggiore attenzione dai media di tutto il mondo è sicuramente quella francese. Il candidato socialista François Hollande è dato in vantaggio sul presidente uscente Nicolas Sarkozy, anche se il margine si sarebbe assottigliato negli ultimi giorni. Gli analisti danno però quasi per certa la sconfitta dell'attuale padrone di casa dell'Eliseo, anche dopo il sostegno ricevuto da Hollande da parte del centrista Bayrou, e dopo l'invito di Marine Le Pen a votare scheda bianca.

Grecia - Altrettanto drammatica è la domenica di voto in Grecia. La devastante crisi economica lascerà sicuramente il segno sul risultato, con i socialisti e i conservatori che si preparano ad un brusco calo di consensi, anche se non dovrebbero perdere la leadership del Paese. Si attende poi un exploit del partito di estrema destra Alba dorata, che tuttavia rifugge l'etichetta di partito neofascita o neonazista: "Siamo nazionalisti che hanno a cuore le sorti del Paese" ha affermato il loro leader.

Serbia - Sono 12 i candidati alle elezioni presidenziali di domani 6 maggio in Serbia, fra essi due donne e un muftì. Largamente favoriti dai sondaggi sono il presidente uscente Boris Tadic, leader del Partito democratico (Ds, al potere) e il capo dell'opposizione conservatrice Tomislav Nikolic, alla guida del Partito del progresso serbo (Sns). Stando ai sondaggi, Tadic e Nikolic andranno al ballottaggio del 20 maggio, con Tadic favorito nel successo finale. Elezioni, queste, anticipate per permettere l'accorpamento con le legislative e le municipali, al fine di far risparmiare denaro allo Stato.

Germania - Elezioni locale in Germania, nel Land dello Schleswig-Holstein, ma con ovvie implicazioni nazionali. Nuovo test per il partito di Angela Merkel.

Armenia - Si sono aperte le urne in Armenia, che oggi è chiamata a rinnovare i 131 seggi del parlamento (Assemblea nazionale) nel primo voto nazionale dalle elezioni presidenziali del 2008, che furono contestate dall'opposizione come viziate da brogli e produssero violenti scontri con 10 morti. I sondaggi danno per favoriti i due partiti che sostengono il governo di coalizione, con la maggioranza relativa attribuita al Partito repubblicano del presidente, Serge Sarkissiam, seguito dall'alleato Armenia Prospera del miliardario ed ex campione di braccio di ferro Gaguik Tsarukian.

Italia - Previste le amministrative in molti comuni italiani, tra i quali spiccano Genova, Palermo, Parma e Verona. Si vota anche a pochi passi da noi: a Como scade il secondo mandato del sindaco del Pld (di area Cl) Stefano Bruni. Il suo successore uscirà da una schiera di ben 16 candidati, tra esponenti di centro-sinistra, di liste civiche più o meno radicate sul territorio e di centro-destra, mai così spaccato come in questo caso. Non mancano nemmeno gli outsider come Forza Nuova e il Movimento 5stelle di Beppe Grillo.

Siria - Domani, non oggi, si voterà invece in Siria. Un voto, come sappiamo, macchiato del sangue dei dimostranti che da mesi protestano contro il regime di Assad.

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