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LUGANOThermoselect? Borradori: "Cattaneo ha la memoria corta"

26.03.13 - 19:20
Il candidato al Municipio di Lugano risponde ai colpi del presidente del PLR: "Cattaneo aveva dato in offerta il suo terreno a 600 franchi al metro quadro per costruirci l'impianto e Giudici era uno dei progettisti"
Foto d'archivio (Tipress)
Thermoselect? Borradori: "Cattaneo ha la memoria corta"
Il candidato al Municipio di Lugano risponde ai colpi del presidente del PLR: "Cattaneo aveva dato in offerta il suo terreno a 600 franchi al metro quadro per costruirci l'impianto e Giudici era uno dei progettisti"

LUGANO - Consigliere Borradori, il presidente del PLRT Rocco Cattaneo ha criticato, nell'intervista apparsa oggi su Tio, la sua attività in Governo. Ha detto, senza mezzi termini, che in 18 anni di Governo Lei ha commesso molti errori
"Mancava soltanto che mi desse la colpa per la nevicata di settimana scorsa e poi avremmo veramente messo dentro tutto. Potrei controbattere a ognuno dei punti che Cattaneo ha toccato, ma non avrebbe senso farlo. Impiegheremmo troppo tempo e a dire la verità non ne sento il bisogno”.

Cattaneo ha dichiarato che la galleria Vedeggio-Cassarate è nata con almeno 15 anni di ritardo
“Rocco Cattaneo, evidentemente, non conosce bene la storia. Della galleria se ne parla dal 1966. A farla ci hanno tentato in tanti. Ma alla fine a realizzarla siamo stati io e i miei collaboratori del dipartimento del Territorio”.

Cosa farà Marco Borradori il 14 aprile?
"La domanda mi sembra un tantino oziosa. L'ho già detto in tutte le salse: il 14 aprile non sarò più in Consiglio di Stato. Per quanto riguarda un eventuale ballottaggio, vediamo cosa succederà".

Scusi, ma lei quando lascerà il Consiglio di Stato?
"Le votazioni sono il 14 aprile. Entro quella data lascerò il Consiglio di Stato. Lo lascerò qualche giorno prima, il tempo di organizzarmi per il “mini-trasloco”".

Cattaneo ha parlato di un Borradori che ha colpito l’avversario Giudici sotto la cintura e l’ha invitata alla calma. Lei teme la sconfitta?
"Ieri sera è stato un faccia a faccia programmato da tempo tra Giorgio Giudici e Marco Borradori. Di colpi bassi non ce ne sono stati. Anche perché i due contendenti si misuravano l'uno davanti all'altro, a distanza di poco meno di due metri. Ci si poteva dire le cose in faccia, ascoltare la reazione dell'altro e ribattere. Se non accettiamo che in un "duello" ci si dicano delle cose che possono essere contestate in seduta stante, allora vuol dire che non abbiamo in chiaro quale sia il senso della democrazia. Io attendo con tranquillità l’esito delle urne. Forse sono proprio il PLR, Rocco Cattaneo o Giorgio Giudici a non essere così tranquilli. Fare intervenire il presidente di partito per raddrizzare una contesa elettorale di 15 minuti mi sembra un po' esagerato. Io, purtroppo, non ho più un presidente da fare entrare in campo per difendermi".

Lei ieri ha parlato di non appartenere a nessuna lobby, ma Cattaneo ha ricordato che l'esempio più grande di lobby in Ticino è stato Thermoselect, che ha foraggiato in modo consistente il Mattino della Domenica
"La Thermo select aveva vinto indirettamente una votazione e come Governo avevamo adottato questa soluzione nel 1995. La prova che io ero e sono veramente autonomo e indipendente consiste nel fatto che il sottoscritto e poi il Governo hanno interrotto la collaborazione con Thermo proprio perché non ci dava le garanzie che noi richiedevamo e abbiamo cambiato completamente strategia. Se fossi stato legato al carro Thermo select come Cattaneo induce a credere, sicuramente non l'avrei lasciata. Comunque vorrei ricordare a Rocco Cattaneo che lui era e penso lo sia ancora, proprietario di un terreno a Cadenazzo, che egli stesso aveva messo a disposizione a 600 franchi al metro quadrato per insediarvi l’impianto smaltimento rifiuti Thermoselect. Giorgio Giudici poi era uno dei progettisti dell’impianto”.

Borradori, quando ieri sera parlava in tv, si ricordava di essere leghista?
"Forse Rocco Cattaneo confonde i partiti con i candidati. Ieri sera c'erano due persone che, per varie ragioni, sono candidate alla poltrona di sindaco. Si sono confrontati Giorgio Giudici e Marco Borradori. Io sono io e anche se in questa competizione elettorale figuro sulle liste elettorali della Lega, io soltanto devo rispondere delle mie azioni. Io non appartengo a nessuna lobby, e non uso il termine con connotazione negativa: io sono solo, ho sempre agito da solo e non devo rendere conto a nessuno. Io parlavo per me. Ieri sera non parlavo della Lega e del PLR. E' vero, ho accennato del "buon governo" e del PLR, che lo ha messo nero su bianco sul suo manifesto elettorale, come priorità, come se fosse soltanto unicamente al suo appannaggio. Nessun partito può avere l'esclusiva del buon governo".

Dicendo così si potrebbe pensare che lei, Marco Borradori, si voglia smarcare in qualche modo dal suo movimento. Cattaneo poi ha ricordato che la Lega è un movimento antiambientalista da sempre e lei ieri ha parlato di città dell’energia
"Nella Lega ci sono tante sensibilità, ideologie e personalità diverse. E' questa la sua grande ricchezza. Io provengo da un'esperienza lunga diciotto anni in un dipartimento, quello del Territorio, che aveva tra i suoi compiti quello dell'attenzione per l'ambiente. Mi sembra normale che su queste questioni, quelle cioè dell'energia e della mobilità dolce, io ci voglia porre una certa attenzione. Comunque mi sento molto leghista e non farei mai politica in un altro partito".

Cattaneo l'ha rimproverata di non avere ancora parlato dei suoi progetti per Lugano
"Se Rocco Cattaneo si dà la pena di aprire il mio sito, capisco che magari non ha tempo di farlo, troverà i miei punti e i miei desideri per Lugano e quello che ho fatto durante i miei diciott'anni in governo. In tutti i casi dico che, sinteticamente, vorrei una Lugano bella, aperta, attenta ai bisogni delle persone più deboli e in cui non vi sia emarginazione sociale. Tutti i nuovi quartieri voglio che si sentano sempre più parte integrante del cuore di Lugano e luganesi a tutti gli effetti, con le loro peculiarità, dalla Val Colla ai quartieri dell'Arbostora. Lugano non è soltanto la città, ma è anche tutto quello che ci sta attorno. Vorrei una Lugano che punti su una edilizia di qualità e non voglia soltanto “costruire”. Vorrei che  costruisse bene. Ciò non vuol dire fermare l'edilizia. Non la voglio affatto fermare, ma vorrei che si  puntasse al risanamento energetico. Una città vivace, che alle 7 di sera non sia il deserto che è oggi. Una città attenta al verde. E poi ci sono le infrastrutture importanti legate alla mobilità, come la stazione ferroviaria, ma non solo. Penso anche al polo sportivo e al quartiere di Cornaredo e al polo fieristico."

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