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CANTONEGhisletta chiede un "Ente Cantonale per lo sviluppo economico"

29.10.15 - 15:33
Ghisletta chiede un "Ente Cantonale per lo sviluppo economico"

BELLINZONA - Raoul Ghisletta (gran consigliere PS), con un'iniziativa parlamentare, chiede la modifica della Costituzione cantonale proponendo la seguente aggiunta per chiedere l'istituzione di un Ente cantonale per lo sviluppo economico:

Art. 15 Compiti pubblici
Art. 15 cpv. 3 (aggiunta)
3. Cantone, Comuni e Patriziati creano e finanziano un Ente cantonale per lo sviluppo economico, che ha come scopo l’acquisto di terreni da mettere a disposizione di aziende che garantiscano uno sviluppo economico in Ticino fondato sui seguenti criteri: salari dignitosi, impieghi stabili, impatto ambientale sostenibile, mobilità aziendale sostenibile, ricadute economiche consistenti per i residenti e ricadute fiscali commisurate all’investimento pubblico effettuato.

L'intenzione di Ghisletta è quella di creare un Ente cantonale gestito da Cantone, Comuni e Patriziati per "orientare lo sviluppo economico in Ticino nella direzione auspicata da tutti i partiti politici".

"La proprietà dei terreni - spiega - permette all’Ente di dettare le condizioni per le aziende che si insedierebbero sugli stessi". Oggi infatti “il Cantone non dispone della facoltà di selezionare le attività economiche che desiderano insediarsi o svilupparsi in Ticino”.

Grazie all’Ente la collettività "potrebbe disporre di uno strumento molto efficace volto ad orientare l’economica verso i bisogni del territorio - aggiunge Ghisletta -. Si possono sicuramente ipotizzare importanti ricadute per l’impiego di persone disoccupate e sottoccupate ai sensi dell’Organizzazione internazionale del lavoro".

Un altro vantaggio dell’Ente sarebbe "il coordinamento razionale dei vari enti pubblici che possiedono zone industriali e altre zone legate ad attività economiche: questo coordinamento permetterebbe di minimizzare i rischi di sfruttare in modo inadeguato la risorsa territorio e di attrarre aziende a basso valore aggiunto/bassi salari. Si tratta infine di un importante strumento che non si contrappone, ma completa quelli previsti dalla nuova Legge sull’innovazione economica e dalle altre leggi che sostengono la formazione, la ricerca e il trasferimento del sapere e della tecnologia".

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