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LUGANOVietato ai minori? "Così il pubblico se ne va in Italia"

27.06.13 - 07:32
Polemiche sulle limitazioni d'età imposte dalla Commissione dei film per giovani. Secondo Antonio Prata, direttore della programmazione del Cinestar, sono troppo restrittive
Foto d'archivio (Keystone)
Vietato ai minori? "Così il pubblico se ne va in Italia"
Polemiche sulle limitazioni d'età imposte dalla Commissione dei film per giovani. Secondo Antonio Prata, direttore della programmazione del Cinestar, sono troppo restrittive

LUGANO - "Troppe limitazioni d'età ai film in uscita non hanno senso. Tanto i giovani vanno da un'altra parte". È con l'amaro in bocca che Antonio Prata, direttore della programmazione del Cinestar di Lugano, lamenta un problema che pesa, non solo economicamente, sul multisala luganese, ma anche sugli altri cinema del Cantone.

La questione è stata sollevata in occasione dell'uscita di "World War Z", blockbuster americano con Brad Pitt e qualche migliaio di voraci zombie. Il film, vietato dalla Commissione dei film per giovani ai minori di 15 anni, ha spinto Prata a chiedere alla commissione di applicare la formule delle "due età", cioè una per “accompagnati” e l’altra per chi viene “da solo”. "A mio modesto modo di vedere - spiega il direttore -, il limite di 15 anni mi sembra un tantino alto considerato che il film ha, come target, un pubblico che va dai 12 ai 25 anni".

La sua richiesta, però, è stata rispedita al mittente. "Nel resto della Svizzera il film è stato limitato, per le sue scene impressionanti e di violenza, ai minori di 16 anni - spiega Marco Baudino, presidente della Commissione dei film per giovani -. Nel resto d'Europa si passa, per fare alcuni esempi a noi noti, da nessun limite dell'Italia, ai 15 di Svezia, Danimarca e Irlanda, ai 16 del Portogallo. Il film non ha la doppia età poiché solitamente questa scelta viene fatta per film che, visto la trama e i particolari contenuti, riteniamo siano indicati per una visione accompagnata (scelta educativa). L'adulto, con la sua presenza, può con il minore discutere e riflettere sulle tematiche emerse permettendo a quest'ultimo di comprendere meglio i contenuti e le eventuali scene "forti". Questo film, di genere fantastico/catastrofico sugli zombi, non credo che rientri nella categoria di film sopracitati".

Spiegazione, questa, che però non convince il Cinestar. "La gente ha trovato tutti gli escamotage per aggirare questi limiti - spiega a malincuore Prata -. Il ragazzo può comprare un biglietto per una sala in cui è proiettato un film autorizzato e poi intrufolarsi nella sala del film "proibito". Purtroppo noi non possiamo controllare anche questo. Sarebbe un dispendio enorme di energie, personale e denaro".

Ovviamente Prata, ci tiene a precisarlo, non vuole rendere fruibile tutto a tutti. "Ci sono film che anche io trovo assolutamente inadatti a un pubblico giovane. Proprio per questo non sono contrario all'esistenza di una Commissione giovani, ma credo che il loro lavoro, fatto in questo modo, abbia poco senso. Le commissioni devono essere, innanzitutto, anche rappresentate da esercenti. Una cosa, questa, che non vogliono assolutamente accettare in Cantone. La legge è vecchia e va rifatta".

"È estate e si lavora meno" - Prata, inoltre, giustifica la sua richiesta: "Considerava molti aspetti quali il periodo estivo e le difficoltà dei cinema che, ultimamente, non sono da prendere sotto gamba. Perché va anche ricordato che noi stiamo soffrendo un calo economico non indifferente. Per non parlare del fatto che vengono autorizzati, come "accompagnati", tanti altri film, ma si ritiene che una pellicola sugli zombie, in quanto tale, non possa avere un contenuto educativo. Io credo che questo riduca un po' l'idea del cinema stesso. Ora, ad esempio, ho timore a far uscire un film come "Holy Motors", osannato dalla critica e presentato anche a Cannes perché, sono sicuro, che vedrà applicate le solite restrizioni. Invece è pieno di significati".

Internet, dvd e l'Italia - Il direttore ricorda pure come, in un modo o nell'altro, il modo per vedere il film "proibilto" il giovane lo trova comunque. "Oggi c'è internet, il dvd acquistabile ovunque, e poi l'Italia e due passi. Se un giovane vuole vedere un film che noi non gli permettiamo di vedere, troverà lo stesso il modo di vederlo. E intanto noi, cosa mai accaduta prima d'ora, ci vediamo costretti a chiudere tre sale perché con questa politica i film si "consumano subito" e noi non abbiamo altro da trasmettere".

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